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Pompei. Acquisto Online a Pompei: Sorpresa nella Scatola di Figurine

Un incredibile errore di spedizione ha colpito un acquirente di Pompei, trasformando un innocuo acquisto online in un caso di cronaca. Un professionista 43enne, completamente estraneo al mondo del crimine, si è ritrovato con un pacco molto più sospetto del previsto.

Pompei. Ordine Online Finisce in Manette di Eroina

L’uomo, dopo aver ordinato un box di 50 figurine di calciatori da un noto portale online, si è visto consegnare, oltre ai volti dei campioni attesi, due buste sigillate con all’interno una polvere bianca di aspetto sospetto. Il contenuto? Nientemeno che eroina pura, per un totale di 180 grammi.

La Sorpresa nel Pacco: tra Figurine e Droga a Pompei.

La scoperta ha spinto l’acquirente, tra l’ansia e il senso di responsabilità, a consegnare immediatamente il pacco ai Carabinieri di Pompei. Gli esami condotti con un narcotest hanno confermato i sospetti: le buste contenevano eroina, con un valore di mercato di diverse migliaia di euro.

Indagini in Corso per Risalire al Mittente

I militari hanno sequestrato la droga e avviato indagini per identificare il venditore online responsabile di questo grave errore di spedizione. Il caso solleva interrogativi sulla sicurezza degli acquisti online e sull’importanza di una maggiore vigilanza nei confronti dei pacchi sospetti.

Conclusione: un acquisto che Fa Riflettere

Questo evento sottolinea come, nell’era degli acquisti online, si possano verificare episodi al confine tra l’incredibile e il pericoloso. Pompei- la prontezza e la responsabilità del cittadino di Pompei hanno impedito che questa sostanza illegale potesse causare danni, dimostrando l’importanza della collaborazione civica nella lotta contro il crimine.

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DROGA (463)

Pompei (in latino Pompeii) è un’antica città, corrispondente all’attuale Pompei, la cui storia ha origine dal IX secolo a.C. per terminare nel 79, quando, a seguito dell’eruzione del Vesuvio, viene ricoperta sotto una coltre di ceneri e lapilli alta circa sei metri. La sua riscoperta e i relativi scavi, iniziati nel 1748, hanno riportato alla luce un sito archeologico che nel 1997 è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, e che è il secondo monumento italiano per visite dopo il sistema museale del ColosseoForo Romano e Palatino[1].
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