Relazione dell’Antimafia : Contro la Massoneria, dopo la scoperta della P2, servono nuove norme
22 Novembre 2022, dal rapporto di San Macuto emerge chiaramente come ambienti criminali di ’ndrangheta, e “Cosa nostra”, e i comitati di affari vicini a tali ambienti criminali, abbiano molto a che fare con il “sistema massonico”.
L’inefficacia della Legge Spadolini-Anselmi contro la massoneria
Dal racconto del gran maestro De Bernardo, si evince l’inefficacia della legge Spadolini-Anselmi, legge scritta appunto dopo la scoperta della P2.
Una Legge che ormai risulta inadeguata, e che fa emergere la palese necessità, che siano stilate nuove norme, per contrastare l’unione tra associazioni massoniche, e criminalità.
Relazione della Commissione antimafia sui “Rapporti tra la criminalità organizzata e le logge massoniche”
Un quadro allarmate quello che emerge dalla Relazione della Commissione antimafia sui “Rapporti tra la criminalità organizzata e le logge massoniche, in riferimento alle misure di contrasto volte ad evitare infiltrazioni in seno alle due appartenenze : massoneria e mafia.
La Relazione della Commissione Antimafia, approvata il 7 Settembre, dall’organo guidato da Nicola Morra, che dopo 15 sedute e 13 audizioni, ha dato vita al tanto atteso Rapporto, che ribadisce l’esistenza di un connubio, ed di un interesse, tra ’ndrangheta, Cosa nostra, logge e associazioni massoniche.
Alleanza che serve ad entrambe le parti per dare vita a disegni criminosi, che vanno :
- dall’acquisizione;
- gestione e controllo di attività economiche;
- appalti e servizi pubblici;
- manipolazione del voto nelle consultazioni elettorali;
- inserimento di propri referenti della pubblica amministrazione e nelle assemblee elettive locali.
Logge e clan a braccetto
La massoneria usata da imprenditori e professionisti per avvicinare i magistrati aderenti anch’essi alle logge massoniche
Il processo infinito
- “Artemisia” (Trapani);
- “Sub Rosa Dicta” (Trani, coinvolti tre magistrati in reati contro la Pubblica amministrazione)
- “Geenna” (Valle d’Aosta).
Le complesse attività istruttorie fatte solo da alcuni magistrati
- centri studi;
- circoli;
- associazioni che portano avanti i loro biechi intenti, in seno ad attività culturale e di promozione sociale.
Legge Spadolini-Anselmi divieto di associazioni segreta
La legge Spadolini-Anselmi, scritta all’indomani della scoperta della P2, nel Marzo del 1981, stabiliva “il divieto dell’associazione segreta, quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”, che però non punisce tale aggregazione, rimandando la pena, ad un eventuale reato specifico, per questo motivo non va più bene, e risulta inadeguata, servono nuove norme, per tutelare i pubblici poteri, e le pressioni politiche nei poteri pubblici, che le persone appartenenti a queste aggregazioni deviate, esercitano.
Dobbiamo tutelarci da questo grande pericolo per la democrazia del Paese, come già fortemente raccomandato dalla Commissione Bindi nella sua relazione del 2017.
Paolo Ungari, che aveva elaborato la legge contro le logge massoniche, morto in circostanze mai chiarite.
Il Professore Ungari entrò pure nel dettaglio :
l’art. 1 della legge 25 gennaio 1982 n. 17 – composta da due parti : la prima, in cui sono “vietate le logge”- “Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto o in parte ed anche reciprocamente, i soci…”).La seconda, invece, “le logge sono vietate e condannabili alla sola condizione che tramino contro lo Stato” (” … svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento auto- nomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale”).Confidenza del Professore Ungari al professor Di Bernardo :
“Della legge del 1982… voglio vedere quando se ne accorgeranno”.Un ulteriore comprova che bisogna stilare una nuova norma, lasciando che sia la Commissione Antimafia della Legislatura in corso, a proseguire il lavoro, perfezionando e apportando un senso di reale giustizia, ad una Legge che deve funzionare, e procedere con pene esemplari anche per questi crimini.