22 Novembre 2024 00:51
Roma 27 arresti per traffico di droga, i carabinieri smantellano due organizzazioni italo albanesi in conflitto tra loro per lo spaccio di stupefacenti
Roma 27 arresti per traffico di droga
Dalle prime luci dell’alba i carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica-DDA.
L’ordinanza dispone l’arresto per 27 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
Altre accuse sono la cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, danneggiamento per incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco.
Due indagini confluiscono
L’impianto accusatorio scaturisce da due indagini, confluite successivamente in un unico procedimento penale.
La prima riguarda il gruppo criminale facente capo al cittadino albanese Ermal Arapaj e avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati.
Il brutale omicidio di Cristian Di Lauro, avvenuto a Velletri il 27.12.2017 era stato l’origine di quell’indagine
La seconda, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, riguardava l’attività svolta da Elvis Demce.
Questi è un malvivente di nazionalità albanese e l’indagine è iniziata nell’aprile del 2020 subito dopo la sua scarcerazione e la concessione degli arresti domiciliari.
Indagini dal2017 al 2020
I carabinieri hanno condotto le indagini nel periodo 2017 – 2020.
L’attività investigativa ha portato ad ipotizzare l’ininterrotta operatività nel comune di Roma di due gruppi italo-albanesi.
I due gruppi erano in conflitto tra loro e dotati di una solida struttura organizzativa e con la disponibilità di armi da fuoco pronte all’uso.
Entrambi i gruppi erano stabilmente dediti all’attività di smercio di consistenti quantitativi di sostanza come cocaina e hashish destinati alle più fiorenti piazze di spaccio.
L’indagine sul gruppo capeggiato e promosso da Elvis Demce è iniziata con il controllo discreto dell’abitazione di quest’ultimo, ubicata nel quartiere “Prenestino”.
I carabinieri hanno riscontrato un immediato riavvicinamento Demce a diversi personaggi con pregiudizi penali.
Tra questi alcuni erano inseriti nella cerchia di Fabrizio Piscitelli assassinato nel mese di agosto dell’anno 2019.
Le successive indagini hanno confermato l’elevato profilo criminale del Demce caratterizzato dalla volontà di realizzare rapidamente la liquidità necessaria per consolidare la forza criminale della sua associazione.
Il Demce si riforniva di ingenti quantitativi di stupefacenti e praticava il recupero di crediti con modalità violente.
Ingenti sequestri
Il 27.07.2020 sono emersi elementi relativi all’imminente acquisizione di un ingente carico di stupefacente che è stato poi successivamente sequestrato.
Il sequestro è avvenuto durante il controllo di un’autovettura Porsche Macan con a bordo due giovani fermata mentre percorreva l’autostrada A1, all’ altezza di Orvieto.
I militari avevano trovato nel bagagliaio 900 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di circa 90 Kg.
Gli investigatori hanno ipotizzato anche l’aggravante del metodo mafioso consistente nell’imporre il predominio sul territorio a scapito di altri gruppi criminali, avvalendosi della forza d’intimidazione.
L’organizzazione riconducibile, invece, ad Arapaj è collocata in un ambito territoriale specifico, ma è gravemente indiziata di essere fornitrice di numerosi acquirenti.
Pur mantenendo come centro delle proprie attività criminali la città di Velletri (RM) procurava narcotici, destinati alla successiva immissione in diverse piazze di spaccio.
Il gruppo di Arapaj si riforniva da connazionali nella zona di Porto S. Elpidio nelle Marche, mentre all’estero faceva riferimento alla tratta olandese e colombiana.
Conflitto per il controllo dello spaccio
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e quelli del Nucleo Investigativo di Frascati, lavorando in sinergia, hanno ricostruito il conflitto tra i due gruppi.
Il Demce fin dal giorno della sua scarcerazione reclama il controllo delle piazze di spaccio di Velletri gestite durante la sua carcerazione da Ermal Arapaj.
Le conversazioni intercettate hanno confermato l’astio nutrito dal Demce nei confronti del connazionale, il quale, dopo il suo arresto, ne aveva acquisito la gestione, senza riconoscergli alcun ristoro economico.
Gli investigatori hanno raccolto indizi che portano a ritenere che il gruppo di Demce avrebbe appiccato un incendio a Velletri.
l’incendio era stato appiccato alla villa e alle auto in uso proprio ad Arapaj e alla compagna.
In seguito alle intimidazioni subite Arapaj decideva di fuggire in Spagna per poi rientrare, dopo un breve periodo, in Italia, per pianificare l’assassinio di Demce.
Il piano è andato in fumo perché è stato arrestato il 9.02.2021 dai Carabinieri di Latina.