Sequestrato stabilimento di produzione olio d’oliva molteplici i reati ambientali presunti.
Lamezia Terme 02 Marzo 2022, sequestrato uno stabilimento adibito alla produzione e la vendita di olio d’oliva, per molteplici reati contestati di natura ambientale.
Brillante operazione dei Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, unitamente al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione di P.G.-Aliquota “Ambiente-Territorio-Paesaggio”.
Il titolare dell’azienda è accusato di molteplici reati ambientali. I militari.
Dalle indagini si evince che lo stabilimento oleario, scaricava le acque reflue di lavorazione, in alcuni terreni posti nelle immediate vicinanze.
Il luogo dove avvenivano gli sversamenti illeciti da parte dello stabilimento, era pure un deposito incontrollato di rifiuti speciali riguardanti anche scarti di opere edili.
Sversamenti illeciti negli adiacenti terreni coltivati
Pertanto i reflui, derivanti dal processo di molitura delle olive, venivano sversati in alcuni fondi agricoli coltivati adiacenti, dove si è riscontrata la presenza di un liquido di colore nero
L’odore nell’area interessata da tali scarichi illeciti emanava un odore acre e nauseabondo.
A carico del titolare dello stabilimento, i reati connessi alle attività di gestione di rifiuti non autorizzata, danneggiamento e deturpamento dell’ambiente.
L’intero stabilimento industriale, e le sue pertinenze, compresa un’area di circa 13.000 mq, era utilizzato per l’abbandono di rifiuti speciali, per un valore complessivo di 700.000,00 euro.
Tutto lo stabilimento è sottoposto a sequestro.
Attenderemo la colpevolezza ed il processo per capire l’evoluzione della vicenda.