Si è buttato nel Brenta ed è annegato per fuggire da un controllo
Una volante del commissariato Stanga ha fermato per un controllo quattro stranieri e uno di loro, per scappare, si è buttato nel Brenta ed è annegato.

Una volante del commissariato Stanga ha fermato per un controllo quattro stranieri e uno di loro, per scappare, si è buttato nel Brenta ed è annegato.

Si è buttato nel Brenta ed è  annegato

Vedendo gli agenti, due stranieri sono fuggiti, mentre gli agenti hanno bloccato gli altri due, uno ha aggredito un agente poi s’è buttato nel Brenta ed è annegato. 

La vicenda risale al pomeriggio di martedì 10 gennaio. 

La volante del commissariato Stanga stava effettuando un ordinario servizio di prevenzione.

Gli agenti avevano deciso di controllare quattro stranieri che passavano su una strada parallela all’argine del fiume Brenta. 

Due degli stranieri, alla vista della polizia, erano subito fuggiti, mentre i poliziotti hanno fermato gli altri due.

Uno dei due fermati ha reagito violentemente, aggredendo e ferendo un agente, ed è riuscito così a liberarsi e a tuffarsi nel fiume.

I poliziotti hanno cercato di rincorrerlo e, nel frattempo, approfittando della confusione, anche l’altro  è riuscito a dileguarsi.

Le ricerche

La Polizia ha subito organizzato un cordone di sorveglianza nei dintorni alla ricerca dei fuggitivi.

Nel frattempo gli agenti hanno fatto partire anche le ricerche dell’uomo che si era tuffato nel Brenta.

Hanno anche richiesto l’aiuto di un elicottero del reparto volo e dei sommozzatori dei vigili del fuoco.

I soccorritori hanno trovato il suo corpo in tarda mattinata.

Una amica del nordafricano annegato denuncia che gli agenti avrebbero picchiato il giovane. 

La donna ha rilasciato dichiarazioni alle Tv locali sostenendo che il giovane annegato avrebbe fatto partire una videochiamata durante il controllo della polizia.

Inoltre la stessa ha detto che nella videochiamata si vedrebbe che lo stavano picchiando.

 

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