22 Novembre 2024 17:16
Smentito il “Fatto Quotidiano”. “La Procura generale di Bologna non ha alcun fascicolo di indagine aperto sull’omicidio di Piersanti Mattarella”.
Lo chiarisce in una dichiarazione Lucia Musti, procuratrice generale facente funzioni a Bologna, dove è in corso il processo a Paolo Bellini per la Strage del 2 agosto 1980.
La precisazione arriva dopo una notizia pubblicata dal Fatto Quotidiano, a seguito dell’udienza di ieri del processo.
(ANSA)
I misteri sulla morte di Piersanti Mattarella fratello dell’attuale Presidente continuano e il nipote chiede giustizia.
Smentito il “Fatto Quotidiano”. “Non abbiamo mai saputo nulla sullo stato delle indagini, a distanza di 42 anni dall’omicidio, nonostante ciclicamente il 6 gennaio vengano riportate notizie di stampa o indiscrezioni su presunte novità sulle indagini sull’omicidio di mio nonno-
spiega Piersanti Mattarella, figlio di Bernardo Mattarella (Adn Kronos)
– oltre a questa ciclica ripetizione, quasi commemorativa più che di relativa notizia riguardo alle indagini, non abbiamo alcuna notizia da parte della Procura, nonostante si sappia dalla stampa che le indagini sono ancora aperte”.
Il dolore di Piersanti Junior
“Dalla Procura mai saputo nulla, errori e omissioni”, il riferimento e’ alla Procura di Palermo.
Il caso di 6 gennaio del 1980 a Palermo e morto tra le braccia del fratello, Sergio Mattarella, e’ uno dei tanti casi oscuri della Repubblica Italiana, con mafia, servizi deviati e politica.
Piersanti insiste:
“Non abbiamo mai avuto notizie né dal Procuratore Lo Voi e dal suo aggiunto De Luca né da tutti gli altri magistrati che si sono succeduti in questi 42 anni – spiega ancora Piersanti Mattarella e cita una delle tante anomalie:
“La notizia, ad esempio, appresa da fonti di stampa, della perdita di alcuni reperti importanti, il ritrovamento di pezzi di targa a distanza di 41 anni in una stanza piuttosto che in un’altra”.
E infine il passaggio finale nell’articolo di Adn Kronos a firma di Elvira Terranova:
” commozione al ricordo di una persona che aveva impostato la sua vita nell’ottica di un interesse comune e collettivo per combattere i mali che tuttora, seppure in maniera diversa, affliggono la nostra regione”