Provincia di Taranto, trovato cadavere del prete con i pantaloni abbassati, vicino alla sua auto bruciata.
Taranto 02 Dicembre 2022, l’hanno trovato due giorni fa, nelle campagne della Manduria, il cadavere dell’88enne don Giovanni Marraffa, ex parroco del santuario di Santa Maria della Stella a Trana, provincia piemontese, proprio accanto alla sua auto completamente bruciata, aveva i pantaloni abbassati.
L’anziano prete, aveva lasciato il Piemonte nel 2011 si era trasferito di recente nel suo paese natale, sito in
una frazione della Manduria, precisamente a Uggiano Montefusco.
L’88enne era stato messo a riposo, rispetto ai compiti pastorali per questioni d’età, e sostituito da don Dino
Morando.
La morte del sacerdote, è avvolta nel mistero.
Era scomparso Sabato scorso, tanto che il giorno successivo erano cominciate le ricerche.
A dare l’allarme erano stati proprio i residenti, insospettiti dalla mancata presenza del prete per dire messa
come di consueto ogni domenica e nelle feste comandate, nella piccola chiesa della frazione.
Il cadavere dell’arciprete è stato trovato, poco distante dal centro abitato, in posizione supina con la
cintura dei pantaloni allentata e i pantaloni un pò abbassati, accanto alla sua auto, una vecchia Fiat Punto
di colore grigio, completamente bruciata dal fuoco.
Resta da capire che ci faceva in quelle campagne il prete ? Con chi vi si era recato, e perché ?
Inoltre che cosa stava facendo, visto i pantaloni abbassati ?
Prime ipotesi
Secondo i Carabinieri della compagnia di Manduria, coordinati dal capitano Alessandro Torto, l’anziano sacerdote non era solo, e si presume che qualcuno fosse lì.
I militari ritengono che non si tratti nemmeno di una rapina, in quanto nelle tasche dei pantaloni dell’ex parroco di Trana, è stato trovato il portafoglio, contenente i documenti d’identità, bancomat e denaro contante.
Intanto però si cerca una valigia rossa, da cui Giovanni Marraffa non si separava mai.
Nessun segno di violenza nel corpo del prete, dai primi esami autoptici, sembrerebbe che la causa del decesso sia un malore, ora si attende l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore di Taranto, Filomena Di Tursi, per acquisire elementi certi, sulle cause della morte.