Donald Trump incriminato dalla procura

Trump, continua la diatriba sulla perquisizione a casa sua 

Trump. Tra le vicende statunitensi che maggiormente hanno di recente colpito il mondo politico

E soprattutto l’opinione pubblica, sicuramente c’é il raid avvenuto nei giorni scorsi a Mar-a-Lago in Florida che ha coinvolto la residenza di Donald Trump, accortamente svoltosi mentre l’ex presidente si trovava a New York.

La ricerca disperata di documenti che potessero servire a mettere nei guai il magnate repubblicano quel tanto che bastava per allontanarlo dalle elezioni (prima di midterm e poi possibilmente del 2024)

é stata compiuta per mano dell’FBI seppur con mandante noto, i soliti democratici e l’establishment di Washington.

Trump. Si affaccia però da qualche giorno un’altra interessante ipotesi.

 

E se insieme a trovare prove che inchiodassero Trump, l’FBI si fosse invece recata a casa dell’uomo

per far sparire documenti scottanti e assolutamente compromettenti riguardanti altre figure politiche mondiali?

Non sono forse anni che Trump sostiene di conoscere molto dei leader nazionali ed internazionali senza farne affatto mistero con i giornalisti?

Questa é la tesi del magazine The Rolling Stones che offre un’ulteriore informazione a riguardo.

Tra i fogli portati via dalla mansion in Florida ve ne é uno in particolare che ha scatenato le interpretazioni più disparate e le domande più piccanti, dal titolo “President of France”.

Trump avrebbe nascosto in Florida (contenute nei famosi “15 scatoloni”)

rientrerebbero anche dei documenti “classified”, ossia coperti da segreto.

Secondo l’agenzia, tra i documenti ce n’erano anche di relativi all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021

 

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