Uccisi a martellate in testa, Il massacro di Meje, albanesi massacrati nel 1999

Uccisi a martellate in testa. Il racconto di un sopravvissuto, fonte www.albaniapertutti.it

” Li avevano uccisi a martellate in testa, ad altri avevano asportati gli organi, prima di compiere il massacro si erano drogati.

I serbi avevano portato via i corpi, caricati su un camion con un escavatore.

La testimonianza è tremenda, alla ricerca di fosse comuni. I corpi li hanno identificati con l’esame del DNA.

A cosa era dovuta questa strage?

L’esecuzione di massa di 372 civili albanesi del Kosovo, maschi e tra i 16 e i 60 anni[1], commessa dalla polizia serba e dalle forze dell’esercito jugoslavo

Fu  come atto di rappresaglia per l’uccisione di sei poliziotti serbi da parte dell’Esercito di liberazione del Kosovo (KLA).

La guerra del Kosovo
La guerra del Kosovo è stata un conflitto armato che si è svolto dal 1998 al 1999 nella regione del Kosovo, all’interno della ex-Jugoslavia.
Guerra  combattuta tra le forze armate jugoslave, guidate dal presidente serbo Slobodan Milošević

e l’organizzazione paramilitare albanese dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK), che cercava l’indipendenza per il Kosovo.

Una bruttissima pagina nera da non dimenticare, anche se è una storia di tanti anni fa.

La guerra del Kosovo è stata un conflitto armato che si è svolto dal 1998 al 1999 nella regione del Kosovo, all’interno della ex-Jugoslavia.

La guerra è stata combattuta tra le forze armate jugoslave, guidate dal presidente serbo Slobodan Milošević, e l’organizzazione paramilitare albanese dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK)

Organizzazione che cercava l’indipendenza per il Kosovo, una provincia autonoma all’interno della Repubblica Federale di Jugoslavia.

Il conflitto è stato caratterizzato da una violenta repressione delle forze jugoslave contro la popolazione civile albanese nel Kosovo.

Repressione che ha portato a un aumento delle tensioni etniche e alla radicalizzazione delle forze dell’UCK.

Nel marzo 1999, dopo il fallimento dei negoziati di pace e il deterioramento della situazione umanitaria, la NATO ha intrapreso un’azione militare contro la Jugoslavia

La NATO aveva  l’obiettivo di proteggere la popolazione civile kosovara e porre fine alle violenze.

La guerra del Kosovo ha portato a un massiccio esodo di rifugiati kosovari e a gravi violazioni dei diritti umani, compresi omicidi, stupri e pulizia etnica.

Il conflitto si è concluso nel giugno 1999 con l’adozione della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite:

presenza internazionale nel Kosovo e ha posto le basi per un’amministrazione internazionale nella regione.

Nel 2008, il Kosovo ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia, ma la questione del suo status rimane ancora controversa, con alcuni paesi che riconoscono l’indipendenza

E altri che non lo fanno.

La guerra del Kosovo ha avuto un impatto significativo sulla regione balcanica e sulle relazioni internazionali, e ha portato a un’ampia riflessione sulle questioni del diritto internazionale umanitario

Riflessioni anche sulla responsabilità di proteggere le popolazioni civili.

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