Varese Corruzione e truffa 7 soggetti tra impiegati e medici compiacenti
Varese 21 Febbraio 2022 corruzione e truffa ai danni dell’Inps,39 le persone indagate a vario titolo, di cui 32 accertati come falsi invalidi.
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno notificato l’avviso di conclusione indagini emanato dalla Procura presso il Tribunale di Varese.
Sono 7 le persone indagate a Varese, a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione e truffa ai danni dello Stato.
32 soggetti fruivano dei benefici economici, fiscali e previdenziali derivanti dal falso riconoscimento di una invalidità civile e/o di un handicap.
39 persone a vario titolo coinvolte in reati in danno di Istituti previdenziali.
Le indagini avviate nel 2019, a cura della polizia giudiziaria, e dai militari del Gruppo di Varese, e dirette dall’Autorità Giudiziaria, hanno messo in evidenza :
Un’associazione dedita a un collaudato sistema corruttivo nel quale, attraverso plurime condotte ed il coinvolgimento di più soggetti.
Ciascun componente implicato era in grado di fornire il proprio contributo affianhè l’iter previsto per il riconoscimento di uno stato invalidante, andasse a buon fine.
A fronte del pagamento di una somma tra i 5.000 e 8.000 euro per ciascun paziente, l’organizzazione era in grado di fornire un servizio all inclusive.
Vi era infatti chi assisteva il paziente nella presentazione della domanda di invalidità, chi lo metteva in contatto con gli specialisti compiacenti, e chi lo accompagnava di fronte alle Commissioni valutatrici.
il richiedente otteneva così dei certificati medici contenenti diagnosi ed informazioni rituali, che enfatizzavano i medesimi quadri menomativi.
Evidenziando aspetti così altamente invalidanti da avere gravi ripercussioni sulla vita lavorativa, sociale e relazionale.
Tali certificati, redatti senza visitare il paziente e confluiti nella cartella personale dell’istante, servivano da esibire alla commissione valutatrice dell’A.S.L.
In caso di revisione, anche a quella dell’I.N.P.S., andando di fatto a condizionare, inevitabilmente, il giudizio espresso.
Presso quest’ultimo Ente si è riscontrato che due medici convenzionati sono accusati di far parte dell’associazione criminale.
Procedevano, autonomamente, a istituire, solo sulla carta, false commissioni I.N.P.S. di valutazione, senza che gli altri componenti, spesso loro colleghi, ne fossero al corrente.
Riportando gli esiti di malattie e menomazioni permanenti o croniche inventate, avviavano telematicamente la procedura volta a garantire al soggetto richiedente i benefici della falsa invalidità.
Il sodalizio criminale era ramificato non solo nell’ambito della provincia di Varese, e più in generale in Lombardia, ma aveva interessi e ramificazioni estese sino al sud Italia.
Nel corso delle indagini si è accertato inoltre anche :
Alcuni richiedenti seppur residenti fuori Regione, si trasferivano temporaneamente in zona presso il domicilio di altri invalidi compiacenti, per consentirgli di presentare la domanda di invalidità a Varese.
L’importo delle tangenti elargite e suddivise tra tutti i componenti dell’associazione ammonta a circa 400.000 euro.
I benefici economici illegittimamente garantiti ai 39 soggetti presi in esame corrisponde, nel solo periodo di indagine, a circa euro 600.000.
Senza calcolare quelli fiscali e previdenziali ancora in fase di quantificazione tenuto conto che almeno tre soggetti sono andati in pensione anticipatamente rispetto ai limiti previsti.
A 13 beneficiari sottoposti, successivamente, a visita di revisione straordinaria da parte dell’I.N.P.S. si è provveduto alla revoca della percentuale d’invalidità, inizialmente riconosciuta.
Mentre per gli altri 19 la percentuale ora risulta sensibilmente diminuita.
L’operazione delle Fiamme Gialle varesine rimarca la finalità di prevenzione e repressione dell’azione del Corpo nei confronti delle condotte illecite.