15 Novembre 2024 03:17
Varese, la Procura ci scrive sull’Omicidio di Daniele Paitoni in Morazzone
Ai fini di una corretta informazione e per evitare l’ulteriore diffusione di notizie inesatte, nel rispetto del segreto istruttorio, preciso quanto segue.
1. Presso la Procura della Repubblica di Varese, oltre al procedimento penale per l’omicidio del figlio, pende nei confronti di Paitoni Davide un procedimento penale per il delitto di tentato omicidio in danno di un collega di lavoro.
Il 26 novembre scorso, nel corso di una lite degenerata in colluttazione, il Paitoni avrebbe estratto un coltello e colpito il collega. Dopo l’arresto in flagranza ad opera della polizia giudiziaria, il pubblico ministero ha qualificato il fatto come tentato omicidio ed ha chiesto, unitamente alla convalida dell’arresto, l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, sul presupposto della ritenuta pericolosità sociale dell’indagato, anche per precedenti denunce. Il Giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta, peraltro ravvisando solo un rischio di inquinamento probatorio, attesa la ritenuta necessità di chiarire la dinamica della lite e, successivamente, ha autorizzato incontri del detenuto con la moglie e il figlio. Sono in corso le indagini preliminari.
2. In Procura pende altro procedimento penale nei confronti di Paitoni Davide per i reati di lesioni e minacce, in relazione a denunce presentate nei suoi confronti dalla moglie e dal suocero a proposito di condotte aggressive in loro danno. Le denunce risalgono ai mesi di marzo e aprile scorso e si inquadrano nel contesto del conflitto familiare scaturito dalla decisione della moglie di separarsi. Non sono pervenute segnalazioni di ulteriori ed analoghi episodi con riguardo a nessuno dei familiari dell’indagato. Non risulta, per la parte di competenza di questa Procura, l’instaurazione di un giudizio civile per la separazione tra i coniugi. Non sono pendenti, presso questa Procura, neppure procedimenti per maltrattamenti in famiglia o atti persecutori.
Sono in corso indagini.
Di fronte a questa tragedia, a questo gesto sconvolgente, impensabile, ingiustificabile, non possiamo che esprimere la nostra vicinanza alla mamma del piccolo Daniele e impegnarci ancora di più contro la violenza.