Aggius un piccolo borgo nascosto photo credits: quotidianoditalia

Siamo andati nel piccolo borgo di Aggius.  Ci accoglie un panorama mozzafiato, che si estende dall’Asinara sino all’arcipelago della Maddalena e alla meravigliosa Costa Smeralda. Alcuni giorni, grazie alla quiete del tempo, si possono ammirare le ventilate  delle Bocche di Bonifacio e la Corsica. Il borgo di Aggius si trova circondato di rocce granitiche, vigneti, sughereti, boschi secolari che si intrecciano con la storia e la cultura. Passeggiamo per il paese e la gente ci racconta la storia di Aggius. La maggioranza ci afferma che la piccola località era famosa per il telai.  La storia ci incuriosisce sempre di più. Mentre girovaghiamo tra le vie del paese, troviamo la Signora Stefania. Ci accoglie nel suo negozio di prodotti tipici.

 

 Aggius un piccolo borgo nascosto photo credits: quotidianoditalia

La troviamo che lavora con un telaio dell’epoca. Rimaniamo stupiti. Ci riferisce che sta realizzando un tappeto. I colori e i disegni rispecchiano l’artigianato sardo. Coloro accesi che si mescolano con l’arte della Sardegna. La Signora Stefania è molto ospitale. Ci mostra fieramente la realizzazione di un tappeto. Il tappeto a tinte rosse con intrecci neri e gialli. Nel mentre ci narra la storia 

dell’artigianato di Aggius. Precisamente del settore tessile.

Storia del settore Tessile di Aggius

Il legame tra Aggius e il settore tessile risale prima della metà dell ‘800. Secondo le varie fonti in ogni abitazione esisteva un telaio. Questo strumento serviva non solo a soddisfare le esigenze della famiglia ma anche per il commercio. Finché un giorno il Professore Giovanni Andrea Cannas capì l’importanza di questa attività. Allora come un mecenate fu portatore di ‘’una rivoluzione culturale’’. Venne istituito  il 13 Settembre del 1927, il Corso d’Arte tessile popolare, patrocinato dall’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie ( ENAPI).

Aggius un piccolo borgo nascosto photo credits: quotidianoditalia

Ritornando al racconto della Signora Stefania, il Professore Andrea Cannas, fu una figura di grande spessore. Una sorta di genio creativo che vedeva oltre i suoi tempi. Soprattutto fu un uomo carismatico che incentivò le donne a lavorare nel campo tessile. Per partire con questo grande progetto mise a disposizione tre stanze, dove, adesso sorge il museo etnografico. Un museo ricco di storia della popolazione aggese.

Notiamo manufatti  che aggesi  presentano motivi geometrici, pavoni e uccelli, la coppia di sposi etc.…  I colori sono molto accesi come a volersi distinguere con tutto il resto.

Piatto tipico del luogo

Uno dei piatti tipici del territorio di Aggius è la zuppa gallurese. Un piatto unico. La ‘’ suppa’’ viene preparata con fette di pane raffermo, inumidito con brodo di carne.  Le fette di pane vengono alternate con fettine di formaggio fresco e grattugiato. Alcuni preferiscono aggiungere prezzemolo, menta, noce moscata etc.… Altri preferiscono accompagnare il gustoso piatto con carne di bovino. In Gallura esistono varie varianti. Alcuni ci affermano di usare soltanto il pane carasau. Mentre, altri usano il pane comune. Diciamo che è questione di gusti.

Cosa vedere a Aggius?

Una delle domande che molti si pongono è: Cosa posso vedere a Aggius?

Ecco una piccolo itinerario:

 Aggius un piccolo borgo nascosto photo credits: quotidianoditalia

  • Il Museo del Banditismo
  •  Il Museo etnografico Olivia Carta Cannas
  • Passeggiata tra i murales di Aggius 
  • Museo del Ghirigoro
  • L’arte del tappeto di Aggius
  • Museo dell’Amore Perduto
  • La piana dei grandi sassi o Valle della Luna
  • Negozi tipici 

Per gli amanti della natura consigliamo un giro nella macchia mediterranea del territorio. 

 

 

 

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