Bufala sul “presepe” di Pompei che non lo era

Pompei, 79 d.C. – La città è avvolta dal fumo e dalla cenere. Le persone fuggono terrorizzate, ma per molti è troppo tardi. La lava e i gas vulcanici si abbattono sulla città, seppellendola per sempre.

Tra i tanti reperti ritrovati a Pompei, c’è un mosaico che raffigura una scena familiare. Un uomo, una donna e un bambino sono seduti a un tavolo, circondati da animali. Questa scena è stata spesso identificata come un “presepe”, ma in realtà non lo è.

Il mosaico, infatti, risale al I secolo d.C., molto prima della nascita di Gesù Cristo. Rappresenta una scena di vita quotidiana, in cui un padre, una madre e un figlio sono intenti a mangiare. L’animale che si trova tra i piedi del bambino è un agnellino, un animale sacro per i romani.

L’identificazione del mosaico come un “presepe” è probabilmente dovuta al fatto che la scena è molto simile a quella rappresentata nei presepi tradizionali. Tuttavia, ci sono alcune differenze fondamentali. Innanzitutto, la scena del mosaico è ambientata in una casa romana, mentre i presepi tradizionali sono ambientati in una stalla. In secondo luogo, i personaggi del mosaico sono vestiti con abiti romani, mentre i personaggi dei presepi tradizionali sono vestiti con abiti tipici del Medioevo.

Nonostante non sia un “presepe” nel senso tradizionale del termine, il mosaico di Pompei è una testimonianza preziosa della vita quotidiana nell’antica Roma. Rappresenta una scena familiare che è stata riprodotta innumerevoli volte nel corso dei secoli.

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