Lingua italiana, l’impegno di Aldo Rovito

Cambiamenti Proposti per il Sostegno agli Italiani all’Estero: Intervento di Aldo Rovito a Verona-tema: lingua italiana.

**Data: 20 Aprile 2024**

**Luogo: Verona, Italia** – Durante il convegno internazionale “Le nostre radici”, che si è tenuto oggi a Verona, Aldo Rovito, presidente dell’Associazione Culturale Identità Italiana – Italiani all’estero, ha sottolineato l’importanza dell’informazione in lingua italiana per mantenere i legami con gli emigrati italiani nel mondo.

**Ringraziamenti e Riconoscimenti**
Il convegno, organizzato dall’Associazione Veneti nel Mondo, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti significativi della diaspora italiana.

Rovito ha iniziato il suo discorso ringraziando l’associazione ospitante e il suo presidente, Aldo Rozzi Marin, per il loro impegno continuo a favore degli emigrati italiani.

**L’Importanza dell’Informazione in Lingua Italiana**.

Rovito ha evidenziato come l’informazione in lingua italiana sia cruciale per mantenere vivi i legami tra gli italiani all’estero e la loro terra d’origine.

Questa funzione, ha aggiunto, merita un sostegno più robusto da parte dello Stato italiano.

**Critiche ai Tagli di Finanziamento**
Il presidente ha poi criticato i recenti tagli ai finanziamenti in questo settore, descrivendoli come dannosi per la conservazione delle radici culturali e linguistiche degli italiani all’estero.

**Proposta di Riforma del Finanziamento**
Rovito ha proposto una revisione del sistema di erogazione dei contributi.

Secondo la sua visione, i fondi non dovrebbero essere assegnati a consuntivo, ma basati su progetti annuali documentati.

Questi progetti, una volta approvati, dovrebbero ricevere finanziamenti distribuiti in tre o quattro rate durante l’anno.

**Chiamata all’Azione**
Per concludere il suo intervento, Rovito ha affidato la sua proposta all’Associazione Veneti nel Mondo e ai membri del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) presenti al convegno. Ha invitato tutti a esaminare e discutere la proposta, rimanendo disponibile per qualsiasi approfondimento necessario.

 

Con questo importante appello, Rovito mira a garantire che gli italiani all’estero non solo mantengano, ma anche rafforzino i loro legami con l’Italia, assicurando che le loro voci siano ascoltate e supportate adeguatamente.

Accogliamo volentieri l’invito di Rovito, perché è importante la lingua come fonte di trasmissione degli insegnamenti dei padri, usi e costumi.

L’Italia è famosa nel mondo più per il passato per il presente: le opere dei romani sono ancora presenti anche fuori dall’Europa.

E anche tanti pensatori  inventori e scrittori sono ancora giustamente citati nel mondo come esempio.

Le mostre di Leonardo da Vinci si trovano dovunque,  ne ricordo una in particolare in Spagna su cui avevo scritto.

E la lingua italiana a partire da Dante Alighieri deve sopravvivere all’unificazione linguistica corrente e parliamo dell’inglese tanto per fare un esempio comune che non ha comunque nonostante il suo proliferare a livello commerciale e turistico,  tutte le sfumature di quella italiana.

Lingua italiana svilita dai neologismi e dall’utilizzo di tanti termini inglesi per enfatizzare concetti semplici e renderli molto spesso di difficile interpretazione e comprensione.

La lingua serve a comunicare,  a scambiare opinioni, a fare business e lavoro.

Ma è anche un mezzo acquisito secondo i “comportamentisti” (Piaget) attraverso l’esperienza.

Chomsky propone a spiegarlo, il modello generativo-trasformazionale, è innato.

Al di là dei pensieri e delle interpretazioni, non si tratta solo di suoni convenzionali ma c’è molto di più: esperienza e ambiente giocano un ruolo fondamentale per assorbire e fare proprie le informazioni personali che interagendo con gli interlocutori,  producono la lingua, al di là delle regole grammaticali importanti,  per arrivare ad una lingua in continuo aggiornamento e divenire.

La lingua è pertanto un modo di tramandare il passato e mantenere vivo il presente, peculiarità degli umani che li differenzia dagli animali.

La lingua Italiana è duttile e spesso intraducibile, per la sua essenza e particolarità derivante da usi e costumi tramandati: motivo di più per conservarla.

Per chi volessero approfondire clicchi

 

Condividi sui social