12 Febbraio 2025 12:00
Due Carabinieri condannati, l’Arma addolorata: “Siamo vicini alla famiglia Cucchi”
Due Carabinieri condannati e arrivano le prime reazioni:
Due dei carabinieri imputati sono stati condannati a 12 anni per omicidio preterintenzionale e altri due a pene minori per falso.
“La sentenza è di grande importanza. Non solo restituisce dignità a Stefano Cucchi che per anni, insieme alla sua famiglia, è sembrato essere imputato della sua stessa morte.
Soprattutto, conferma che Stefano ha subito gravissime violazioni dei diritti umani delle quali oggi, dopo dieci anni, si certificano sul piano giudiziario precise responsabilità“
Ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
l’avvocato di Amnesty aggiunge poi:
Resterà poi da capire, e non sarà cosa di poco conto, come e perché il muro dell’impunità abbia potuto reggere così a lungo“, ha concluso Noury.
L’Arma è stata determinata ad andare fino in fondo, visto che il tutto è avvenuto in caserma:
La sentenza emessa oggi dalla Corte di Cassazione sancisce le responsabilità di due dei quattro carabinieri coinvolti, a diverso titolo, nella vicenda della drammatica morte di Stefano Cucchi.
Una sentenza che ci addolora, perché i comportamenti accertati contraddicono i valori e i principi ai quali chi veste la nostra uniforme deve, sempre e comunque, ispirare il proprio agire.
Siamo vicini alla famiglia Cucchi, cui condividiamo il dolore e ai quali chiediamo di accogliere la nostra profonda sofferenza e il nostro rammarico.
Ora che la giustizia ha definitivamente terminato il suo corso, saranno sollecitamente conclusi, con il massimo rigore, i coerenti procedimenti disciplinari e amministrativi a carico dei militari condannati.
Lo dobbiamo alla famiglia Cucchi e a tutti i Carabinieri che giornalmente svolgono la loro missione di vicinanza e sostegno ai cittadini.
Ricordiamo la solidarietà espressa a suo tempo dal Gen. Nistri sulle “responsabilità di alcuni carabinieri venuti meno al loro dovere, con ciò disattendendo i valori fondanti dell’Istituzioni
e di Riccardo Casamassima