25 Dicembre 2024 10:08
Due persone arrestate per inquinamento, ieri mattina i Carabinieri del Gruppo Tutela Ambientale di Napoli hanno arrestato due titolari della EUROGALVANICA s.r.l.
Gli arresti
Il GIP del Tribunale di Torre Annunziata ritiene entrambi gli arrestati gravemente indiziate dei reati d’inquinamento ambientale, violazione dei sigilli nonché scarico abusivo di reflui industriali.
La vicenda si inquadra nell’ambito delle indagini per accertare le cause dell’inquinamento del fiume Sarno.
Il provvedimento scaturisce infatti dalle indagini condotte dai Carabinieri del NOE di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Le indagini
Le indagini riguardavano inoltre una ipotesi di grave inquinamento ambientale del canale Bottaro, affluente del fiume Sarno.
L’indagine ha accertato l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza dei due arrestati in merito a diversi scarichi abusivi di sostanze tossico/nocive (zinco, rame, ammoniaca).
Gli scarichi provenivano dal ciclo produttivo della EUROGALVANICA s.r.l. che opera nel settore della zincatura dei metalli.
NOE e ARPAC hanno verificato che i reflui della produzione venivano immessi nel canale Bottaro senza subire alcun trattamento depurativo.
ARPAC Campania ha confermato che i reflui industriali contenenti sostanze altamente tossiche, tutte superiori ai limiti tabellari, potrebbero provocare gravi danni per gli organismi viventi.
Due persone arrestate per inquinamento del canale Bottaro
La circostanza è particolarmente grave perché il canale Bottaro si sviluppa in vari Comuni prima di confluire nel fiume Sarno ed è tutt’ora utilizzato ai fini irrigui.
Il canale Bottaro distribuisce parte delle proprie acque nelle aree agricole attraversate, mediante un fitto reticolo di canali irrigui diramatori.
L’ARPAC ha accertato valori dello Zinco, che è un metallo bioaccumulabile, superiori di 200 volte al limite tabellare consentito normativamente.
L’immissione nel canale di acque reflue contaminate da sostanze altamente tossiche ha comportato un tale pericolo per la salute umana da legittimare la contestazione del delitto d’inquinamento ambientale.
La reiterazione del reato
Le autorità di controllo avevano già sequestrato preventivamente quattro volte la EUROGALVANICA s.r.l. per i reati di scarico abusivo di reflui industriali.
I due titolari arrestati nonostante i sequestri avevano proseguito nell’attività illecita.
Il giudice aveva disposto il dissequestro temporaneo dell’azienda per regolarizzare gli impianti di scarico dei reflui e loro avevano ripreso nottetempo attività produttiva e scarico.