Alessandro Profumo  e’ stato presidente del Monte dei Paschi di Siena e amministratore delegato del gruppo UniCredit.

Nasce a Genova nel 1957, ma trascorre l’infanzia a Palermo, nel 1970 finisce a Milano col padre, frequenta il Liceo Classico Manzoni e successivamente l’Università Bocconi.

La sua esperienza nelle banche comincia col Banco Lariano, fino al 1987 poi la laurea nel 1987 in economia aziendale.

Dal 1987 al 1989 è responsabile di progetti strategici per McKinsey & Company e successivamente è capo relazioni istituzionali alla Bain, Cuneo e associati (oggi Bain & Company).

Nell’aprile 1991 torna nel settore assicurativo-bancario, assumendo la carica di direttore centrale per il gruppo RAS.

Nel 1994  e’ amministratore delegato (1997) del Credito Italiano.

Il prestigio cresce con la  fusione di Unicredit con Capitalia, nel 2007.

Secondo Il Sole 24 Ore nel 2007 ha avuto un compenso di 9.427.000 euro (oltre ad azioni gratuite per 3,92

milioni) mentre nel 2008 ha rinunciato volontariamente ai bonus per 5,5 milioni di euro scendendo così a 3,48 milioni. [2].

Nel 2010 lo strapotere e le lotte interne, lo portano alle dimissioni con una buonuscita di 38 milioni di euro, di cui 2 devoluti in beneficenza.

Presidente e maggiore azionista di Appeal Strategy & Finance, e nel consiglio di sorveglianza della banca russa Sberbank.

Dal maggio 2011 fa parte del consiglio di amministrazione di EniNel 2012, diviene Presidente dell’MPS, subentrando a Giuseppe Mussari.

Il 16 maggio 2017 il CdA di Leonardo lo nomina alla carica di Amministratore Delegato.

Cosa può aver pesato per il blocco della sua carriera  e la riconferma a Leonardo?

Vecchi legami col mondo di MPS, legato alla sinistra o le vicende giudiziarie:

Il 15 ottobre 2020 il tribunale di Milano ha condannato in primo grado Profumo e Viola a sei anni di reclusione e al pagamento di una multa di 2,5 milioni di euro ciascuno[15].

Profumo ha ricorso in appello e si attende l’esito del secondo grado, dopo anche l’assoluzione di Mussari e Vinnari in un procedimento parallelo (wikipedia).

Di sicuro non gli aspetti economici nettamente positivi

Per l’anno in corso Leonardo si aspetta ricavi compresi tra 15 e 15,6 miliardi di euro, grazie all’apporto dei nuovi ordinativi e allo sviluppo di attività a portafoglio su programmi in ambito difesa e governativo.

L’Ad Alessandro Profumo – Grazie alla significativa generazione di cassa e alle cessioni dei business di Leonardo DRS abbiamo ridotto l’indebitamento

e al tempo stesso rafforzato il core business attraverso l’acquisto del 25,1% di Hensoldt e il consolidamento di RADA in Leonardo DRS.

Questi risultati ci permettono di proporre agli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,14 euro per azione anche per questo esercizio.

L’aspetto economico, più della politica forse spiega tutto: una montagna di soldi che di questi tempi potrebbero aggiustare tanti conti dell’Italia in affanno.

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