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Dai generi alimentari, alle bollette per arrivare al carburante: la tregua dei rincari dovuta alla pandemia è scomparsa.

Dai generi alimentari, alle bollette per arrivare al carburante: la tregua dei rincari dovuta alla pandemia è scomparsa.

L’emergenza pandemica durata un anno e mezzo (e non ancora finita) sta per presentare l’ennesimo, salato, conto: previsti rincari a tutto spiano dai generi alimentati ai costi di benzina e bollette. Ma tanto si sa; gli italiano scendono in piazza solo per la partita di calcio !

Bollette, benzina, spesa

Ormai sembra inevitabile: sarà un autunno all’insegna dei rincari per una vera e propria stangata. Ci si dovrà confrontare con il rialzo del prezzo della benzina, dell’energia elettrica, del gas, e senza contare i generi alimentari. A dare la stangata è la difficoltà del settore logistico, in affanno a causa dell’emergenza coronavirus, e dal rincaro delle materie prime.

Rincari sul gas e l’elettricità.

L’annuncio del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani sull’incremento del conto dell’energia pari al 40% in autunno non sembra lasciare scampo. L’aumento delle bollette di elettricità e gas comporterà secondo i calcoli degli esperti una maggiore spesa pari a 500 euro l’anno per ogni famiglia: circa 100 per la luce e 400 per il gas. In altre parole si prevede che sia tutt’altro che semplice riuscire a contenere l‘incremento delle tariffe.

Supermercato sempre più caro.

Meno dirompente, ma ugualmente importante, il rincaro previsto sugli alimentari, pari allo 0,8%, con tendenza all’aumento tra il 5 e il 10%. I prodotti maggiormente interessati dal rincaro sarebbero quelli a base di cereali, come pasta, farina e biscotti, ma anche carni, latte e oli. Un consumo che costituisce il 22,5% del Pil.

Finita la tregua sul carburante.

La tregua sul prezzo del carburante è finita da maggio, con i primi aumenti di benzina e diesel che hanno superato il 4%. Un aggravio, secondo il Codacons, che si traduce in 300 euro in più per i rifornimenti. Da non dimenticare, infine, che due terzi del costo della benzina sono costituite da accise.

L’ Istat e gli esperti.

Le famiglie italiane si preparino ad una stangata causata dai rincari delle materie prime. “Dalle aspettative di inflazione degli operatori economici ad agosto sono emerse indicazioni di nuovi incrementi dei prezzi per i prossimi mesi», scrive l’Istat. Già ad ottobre, secondo gli esperti, le utenze domestiche potrebbero avere un costo maggiorato “del 22% per l’elettricità e del 20% per il gas”, spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, alla Stampa. “Questo inverno rischiamo di rimanere senza gas”. I motivi sono presto detti: oltre alla speculazione, la “colpa” è delle basse forniture che arrivano da Russia e Norvegia. “Anche con un intervento del regolatore sulla falsariga di quanto è stato fatto a luglio – conclude Tabarelli – sarà difficile contenere sotto il 15% l’incremento delle tariffe”.

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