Resi noti ieri i dettagli dell’indagine “Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti” promossa da EY e SWG.

Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti. Opportunità e necessità di comunicazione alle persone

Resi noti ieri i dettagli dell’indagine “Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti” promossa da EY e SWG, che evidenzia come il 78% degli intervistati pensa spesso al futuro, ma solo la metà sa come proteggersi in caso di imprevisti.

Il 37% degli italiani non ha mai sentito parlare della possibilità di acquistare servizi assicurativi presso un istituto bancario, mentre il 63% ne è a conoscenza, sebbene il 28% ne abbia una conoscenza solo superficiale. Questo gap informativo contribuisce a una scarsa propensione a tutelarsi in caso di imprevisti. Nonostante il 78% degli intervistati riconosca l’importanza di pianificare il futuro, solo il 50% si dichiara informato su come proteggersi da imprevisti.

È quanto emerge dall’indagine “Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti”, realizzata da EY, in collaborazione con SWG, che offre uno sguardo approfondito sulla percezione e le aspettative dei consumatori italiani nei confronti del modello bancario-assicurativo. L’indagine, condotta su un campione di oltre 1000 persone in Italia, tra i 25 e i 74 anni, evidenzia tendenze, sfide e opportunità per il settore.

Il punto di EY sul report Bancassicurazione

Nicola Panarelli, Financial Services Consulting Leader, EY

Commenta Nicola Panarelli, Financial Services Consulting Leader, EY: “Nonostante la scarsa conoscenza del concetto di bancassicurazione tra i consumatori italiani, la fiducia e la preferenza per questo modello sono in crescita, soprattutto tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni.

Il 42% di questi si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto assicurativo – sia di investimento ma anche di protezione dei propri beni (38%) nonché polizze salute e infortuni (34%) – attraverso un canale bancario, un dato superiore di diversi punti percentuali rispetto al totale del campione intervistato”.

“Quello dei giovani emerge, quindi, come un target dall’alto potenziale per la bancassicurazione, che deve pertanto sempre più valorizzare, da un lato, la conoscenza della propria base clienti per offrire soluzioni “a valore” e, dall’altro, fare leva su tecnologia e interazione digitale per migliorarne la customer experience”. Conclude Panarelli.

 

Utilizzo e valutazione dei servizi bancassicurativi

Le polizze sono percepite principalmente come strumenti di protezione dai rischi (45%) e di investimento per il futuro (29%), con solo il 10% degli intervistati che le percepisce negativamente.

Esiste però una forte differenziazione tra chi ha sottoscritto esclusivamente prodotti vita e i clienti del comparto danni, con questi ultimi che spesso si limitano a vedere il prodotto assicurativo come un obbligo o una necessità (24% contro il 14% del totale).

Preoccupazioni ed esigenze dei consumatori

Le principali preoccupazioni degli italiani riguardano l’invalidità (55%), particolarmente sentita dai giovani (60%), e la stabilità lavorativa (36%). Gli italiani tra i 55 e i 74 anni temono la non autosufficienza e di gravare sui propri cari (52%).

Gli strumenti di tutela per il proprio futuro più apprezzati sono i risparmi in banca (45%), seguiti dalle assicurazioni a tutela in caso di morte o invalidità (TCM e LTC), sebbene giudicate costose da quasi la metà degli italiani. Al terzo posto, in egual misura, si trovano i fondi pensionistici e una buona rete familiare (28%).

Sfide e opportunità per il settore bancassicurativo

La Bancassicurazione può e deve sempre più puntare sullo sviluppo di servizi accessori, soprattutto nel comparto danni, che aiutino il cliente a gestire i propri bisogni.

Secondo l’indagine, le due componenti di servizio più ricercate dai clienti della bancassicurazione sono quelle inerenti ai servizi assistenziali legati alla salute (es. prenotazione visite specialistiche, telemedicina, consegna farmaci a domicilio), interessanti per il 45% dei clienti intervistati e, con il 28% dei consensi, i servizi legati alla risoluzione di incidenti domestici (es. invio di un fabbro, centro assistenza in caso di furto, pronta riparazione vetrate o allagamenti, ecc.). La gestione dei sinistri è percepita invece come un’area critica, con il 75% degli intervistati che ritiene le compagnie assicurative tradizionali più efficienti rispetto alle banche.

Bancassicurazione, indagine di EY e SWGFiducia e propensione all’acquisto

La fiducia nelle banche e nelle assicurazioni rimane bassa, con un voto medio di 5,1 su 10. Circa il 30% dei non bancassicurati si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto di protezione attraverso un canale bancario.

Chi è più propenso a stipulare una polizza in banca, apprezza in particolare la presenza di un unico intermediario (34%), le condizioni economiche favorevoli (24%) e la fiducia nel proprio consulente finanziario (18%).

Nota metodologica

Indagine realizzata tramite la somministrazione di un questionario strutturato ad un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 25 ed i 74 anni consistente in 1032 interviste. Le interviste sono state realizzate online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) nell’ultimo quadrimestre 2024. I dati sono stati ponderati per riportare la distribuzione delle interviste all’universo di riferimento secondo i più recenti dati forniti dall’ISTAT.

Panel di confronto tra player della Bancassicurazione

Il panel – moderato da Roberto Sommella, Direttore di MF Milano Finanza – ha visto protagonisti Andrea Battista, Amministratore Delegato di Net Insurance; Virginia Borla, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Vita; Marco Concordati, Partner Insurance di EY; Marco Di Guida, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Vita e Crédit Agricole Assicurazioni; Nicola Panarelli, Financial Services Consulting Leader di EY; ed Alessandro Santoliquido, Responsabile business assicurativo paneuropeo di UniCredit.

Paolo Bossi

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