Biciclette rubate al terzo piano del Terminal1 dell’aeroporto di Malpensa

Biciclette che spariscono nel territorio circostante e poi riappaiono in aeroporto.

Non solo senza-tetto, ubriaconi, ladruncoli e vari altri artifici per non lavorare, sopravvivendo sulle spalle dei passeggeri.

Questo risultava mesi fa, l’articolazione nostro era del 5 di aprile.

Siamo in ottobre e la situazione non è ancora cambiata.

Ci sono stati interventi delle forze dell’ordine, ed il locale si è tornato a riempire.

Cosa avviene?

Un senzatetto permane al suo interno, anche di recente è così.

Le foto che hanno inoltrato lo testimoniano.

Tra i mille aspetti strani di questa vicenda, è che non capisce come sia possibile occupare abusivamente un locale.

E questo nonostante gli interventi a suo carico.

La porta che si vede nella foto indica un’uscita di sicurezza che per nessun motivo si potrebbe ostruire.

Usiamo il condizionale perché il caso si sta attualmente verificando.

L’occupazione è stabile e non temporanea, visto che ci sono panni appesi.

Da indiscrezioni circolanti in ambito aeroportuale,  sembrerebbe che le biciclette arrivino da Milano.

La fine che fanno si può solo intuire..

In tanti lamentano in zona e non solo, la “sparizione” delle loro biciclette.

Biciclette che per diversi lavoratori aeroportuali sono fondamentali per arrivare al lavoro, magari di notte.

Il fenomeno non è nuovo ma si vede che dal punto di vista giuridico è difficile trovare una soluzione.

L’anomalia sta diventando routine, sarà come dice il Generale Vannacci    il mondo all’incontrario?

 

 

 

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