Prosek e la "cantina degli orrori" con i falsi scovati nei diversi continenti

Prosek e la “cantina degli orrori” con i falsi scovati nei diversi continenti

Presentato  per la prima volta in Italia  il “volto” del Prosek croato, il vino dolce che minaccia il ProseccoMade in Italy“, il più venduto al mondo e fra i più imitati. 

Coldiretti ha messo in mostra una  bottiglia del prodotto balcanico  nel proprio padiglione al Vinitaly Special Edition, assieme alla “cantina degli orrori” rappresentata dai vini che suonano italiano, e che valgono un miliardo di euro.

    Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, ha diffuso un report su “Il Prosek e i suoi fratelli” con dati sul fenomeno dei falsi in bottiglia, gli esempi più clamorosi, gli errori dell’Unione europea su marchi, etichette e accordi internazionali fino alle contromisure possibili per difendere un settore vitale per il Made in Italy

“La registrazione della menzione tradizionale Prošek per un vino croato proposta dalla Commissione Ue è la punta dell’iceberg della guerra scatenata a livello mondiale da falsi in bottiglia che ogni anno sottraggono un miliardo di euro al vero vino Made in Italy con il Prosecco che è il più copiato del pianeta”.

 Il Prosecco è fra i prodotti più bersagliati, con il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi; in commercio sono arrivati anche il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e il Crisecco della Moldova, mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione Prosecco nell’ambito dell’accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur. 

“E’ necessario – sottolinea Prandini – fermare una decisione scandalosa che colpisce il vino italiano più venduto nel mondo”

“Per questo è importante – conclude – l’impegno del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, del Governatore Luca Zaia e degli europarlamentari italiani ad intervenire per far respingere la domanda”.

(FONTE ANSA). 

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