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Costi esorbitanti per il gas, ragioni di economia e politiche dietro gli aumenti

Il quadro è complesso ed influenzato da molteplici motivi ed aspetti geo-politici oltre a quelli economici: stop ai reattori

-La scarsità di energia deriva dallo stop alle centrali nucleari in Francia;

– scarsità di vento in Germania che ha rallentato la produzione di corrente;

Situazione così da spingere a riaprire le centrali a carbone anche in Italia o bruciare il petrolio.

Offerte e soluzioni americane

Secondo Bloomberg venti navi cisterna che attraversano l’Oceano Atlantico fanno rotta verso l’Europa è una flottiglia di carichi di gas naturale liquefatto GNL.

Arrivano dal terminal di esportazione di GNL Sabine Pass  di Cheniere Energy Inc. in Louisiana, secondo i dati di spedizione.

Stessa problematica pure in Asia, ma il Giappone si è mosso in anticipo rispetto all’Europa, così da mettere in conto di rivendere parte di quanto acquistato dagli americani.

La Cina ha lo stesso problema e potrebbe rifornirsi dagli americani, tanto per dire cosa succede dietro la crisi economico-politica in corso sull’energia.

Il Governo italiano si muove?

il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha detto che il nuovo aumento delle bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 è colpa anche di una “politica implosiva”.

Il problema sempre secondo Cingolani: “Importiamo tutto”, ha affermato “e quindi siamo vulnerabili”, e inoltre:nel 2000 producevamo 20 miliardi di metri cubi di gas

Oggi ne produciamo solo 4,5, a fronte di un consumo pari a 72 miliardi di metri cubi”, si riferisce a giacimenti in  Pianura padana, nel mar Adriatico e in Basilicata.

L’estrazione del metano italiano è sui 5 centesimi, molto meno dei 50/70 che paghiamo a Russia e Algeria.

Fonti rinnovabili

Tutti i discorsi e accordi internazionali e alla fine ricordiamo che anche il gas è un combustibile fossile e allora?

A livello europeo ci saranno modifiche del mercato delle quote di CO2 per far confluire le centrali atomiche e il gs riclassificandole come “verdi”.

E altra “stranezza” il costo del carbone è inferiore a quello del gas…

La salvezza dall’America?

Non proprio, Ben Nelson, vicepresidente dell’agenzia di rating Moody’s, ha dichiarato che ci vorrà tempo per risollevare le sorti delle centrali di carbone.

Aggiungiamo nel nostro piccolo, che critichiamo a livello internazionale la Cina e poi vorremmo tornare al carbone e le emissioni della C02?

Nella partita europea lo scontro è aperto, Russia contro Ucraina:

Secondo l’agenzia di stampa russa RIA Novosti: “Se l’obiettivo è solo quello di pompare gas attraverso l’Ucraina, allora non siamo obbligati. I contratti [con l’UE] vengono rispettati, anche con un eccesso dell’8-10%”, ha affermato il diplomatico.

Cosa bolle in pentola da parte Russa?

 La rapida approvazione dell’UE del controverso gasdotto Nord Stream 2, ossia il gasdotto tra Russia e Germania, che permette di scavalcare il passaggio intermedio in Ucraina.

Il gasdotto è fermo causa un escamotage giuridico (?) «è possibile solo se l’operatore è organizzato secondo una forma giuridica di diritto tedesco»

Ci saranno gli americani che spingono per mantenere la loro influenza in Europa a discapito dello strapotere russo?

E’ molto probabile; nel frattempo la sofferenza di famiglie e aziende è all’apice.

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