Il settore calzaturiero in ripresa

Secondo il CSC (Centro studi Confindustria) il settore calzaturiero ha mostrato per circa la prima metà del 2021 un andamento sicuramente incoraggiante, impegnato nell’annuale edizione milanese di MICAM (la fiera del settore).

Molto positivi l’incremento annuale a doppia cifra sia della produzione industriale (+13%) che del fatturato (+22%). Fanno ben sperare anche l’export (+31,5%), su cui MICAM è da sempre proiettata, sia le spese delle famiglie italiane (+17,4%), anche se persiste tuttora un gap non troppo elevato (-5%) rispetto ai livelli pre Covid che potrebbe probabilmente essere coperto nell’anno corrente.

Se le aziende restano sostanzialmente stabili (-1,5%) con oltre 4.000 calzaturifici, l’occupazione ha segnato un certo arretramento con la perdita di 2.000 posti di lavoro (che diventano 3.000 includendo la componentistica).

Il saldo commerciale dei primi 5 mesi è di 1,91 mrd di euro (+51,4% e solo lievemente distante dal 2019 per poco più del 2%). I principali mercati di sbocco sono l’U.E. (pari ad oltre il 45%) ma inglobando l’intero continente europeo si superano i 2 terzi delle vendite complessive, seguono poi nord America ed asia. Tra i singoli paesi emergono svizzera Francia Germania ed USA. Sul fronte dei fornitori spicca l’U.E. (soprattutto Francia e Belgio) e Cina.

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