La norma del DDL semplificazioni trattamenti estetici mininvasivi. danneggia Il presidente Fundarò: “Per i pazienti meno garanzie di sicurezza e preparazione adeguata”

La norma del DDL provoca la reazioni dei professionisti, si parla della medicina estetica.

Sul fronte della comunicazione, AITEB lavora per favorire la corretta diffusione di notizieriguardanti l’uso del botulino – spesso imprecise e allarmistiche – garantendo così al pubblico una giusta informazione.
Sul fronte della comunicazione, AITEB lavora per favorire la corretta diffusione di notizie
riguardanti l’uso del botulino – spesso imprecise e allarmistiche – garantendo così al pubblico una giusta informazione.
 Salvatore Piero Fundarò, presidente di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino:

Il DDL su attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva in molteplici parti del visto è una scelta che danneggia tanti altri professionisti.

Professionisti da tempo impegnati nel settore della medicine estetica”. 

A dirlo è Salvatore Piero Fundarò, presidente di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. 

“Da anni ci battiamo per far emergere una cultura diversa

 in cui si dia valore a chi da anni svolge con serietà questa professione, grazie a un percorso di studi e lavorativo condotto con coerenza.

Una cultura che spinga i pazienti a saper riconoscere e affidarsi solo ai medici che garantiscono sicurezza ed efficacia dei trattamenti.

Troppe volte negli anni – continua Fundarò – abbiamo visto improvvisazioni o mancanza di un background

sufficientemente ampio tale da garantire adeguati standard di esecuzione dei trattamenti estetici mininvasivi.

Come in ogni campo medico il bagaglio culturale e scientifico accumulato durante gli studi universitari e gli anni

di specializzazione contribuiscono a garantire un inquadramento olistico del paziente che è necessario per

un’adeguata valutazione non solo della problematica specifica ma anche della totalità della persona”. 

Il Governo – conclude il presidente di Aiteb – non può ritenere che chi svolge quotidianamente un altro mestiere,

cioè quello di odontoiatra, abbia nel tempo libero degli ultimi decenni portato avanti questi approfondimenti. Bisogna essere oggettivi e riconoscere che ci sono carriere e formazioni diverse.

Questa sarebbe una scelta che lede i medici e gli specialisti che praticano l’attività di
medicina estetica ma soprattutto che lede i pazienti che hanno minori garanzie di sicurezza ed adeguata preparazione”.
Aiteb, di cosa si occupa

AITEB è un’associazione di medici chirurghi senza fini di lucro che ha come obiettivo sul piano scientifico quello di sviluppare le conoscenze sul botulino e sulle sue applicazioni in medicina estetica.

L’Associazione si propone di coinvolgere tutti i medici italiani interessati allo sviluppo delle tecniche che  riguardano l’uso del botulino

E lavorano “esercitando con scientificità, trasparenza e rigore per raggiungere elevati standard qualitativi”.

Sul fronte della comunicazione, AITEB lavora per favorire la corretta diffusione di notizie

riguardanti l’uso del botulino – spesso imprecise e allarmistiche – garantendo così al pubblico una giusta informazione.

 

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Gli interessati possono cliccare sul link e cliccando sul tasto whatsapp o su quello della mail, chiedere di essere informati.

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