La proposta Italo-francese per una nuova era di bilanci pubblici nell’U.E: entro il 2022 cambieranno le regole europee della finanza pubblica

La proposta Italo-francese per una nuova era di bilanci pubblici nell’U.E: entro il 2022 cambieranno le regole europee della finanza pubblica

Sono passati 2 anni di pandemia ed è come fossimo in un’altra era geologica, anche perché quei dogmi erano già ampiamente oggetto di discussione.

Entro fine anno dovranno infatti essere riscritte le regole dei bilanci pubblici dell’Unione, cioè i notissimi ratios:

  • 3% rapporto deficit PIL
  • 60% debito PIL (la furbizia italiana oltre 20 anni fa fu di fare inserire la parola “tendenziale”, che di fatto ne diminuiva l’asprezza).

Italia e Francia, prendendo spunto proprio dalla crisi sanitaria, hanno fatto nelle settimane scorse una mossa decisa, certamente più consona ai tempi correnti.

Hanno infatti presentato una proposta concreta che prevede:

  • la creazione di un’agenzia europea a cui si possa trasferire parte del debito pubblico degli stati aderenti
  • lo scorporo delle spese di investimento finalizzate alla lotta alla recessione.

È questo il punto del contendere che vede, come noto, da tempo contrapposti da una parte i paesi “cicale” latini (Italia, Francia  e Spagna) dall’altro quelli “formiche” di area germanica (Germania, Olanda, Belgio, paesi scandinavi).

Le distanze, in termini dei suddetti ratios, che erano assai marcate tra queste 2 aree, si sono però ora sensibilmente ridotte proprio a causa della pandemia che ha richiesto notevoli interventi pubblici un po’ dappertutto.

Restano naturalmente ancora delle differenze, coi paesi latini oltre il 100% sul rapporto debito PIL (l’Italia ha il record col 160%) e quelli germanici sotto l’80% (ma anche per essi in forte salita, causa Covid).

Ormai è matura una discussione sul punto più realistica proprio perché parte da distanze meno siderali e anche dai paesi germanici è diminuita la rigidità sui ratios  grazie più al Covid che a una maggiore fiducia nei confronti dei latini (verso l’Italia soprattutto).

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