16 Novembre 2024 12:40
La proposta Italo-francese per una nuova era di bilanci pubblici nell’U.E: entro il 2022 cambieranno le regole europee della finanza pubblica
La proposta Italo-francese per una nuova era di bilanci pubblici nell’U.E: entro il 2022 cambieranno le regole europee della finanza pubblica
Sono passati 2 anni di pandemia ed è come fossimo in un’altra era geologica, anche perché quei dogmi erano già ampiamente oggetto di discussione.
Entro fine anno dovranno infatti essere riscritte le regole dei bilanci pubblici dell’Unione, cioè i notissimi ratios:
- 3% rapporto deficit PIL
- 60% debito PIL (la furbizia italiana oltre 20 anni fa fu di fare inserire la parola “tendenziale”, che di fatto ne diminuiva l’asprezza).
Italia e Francia, prendendo spunto proprio dalla crisi sanitaria, hanno fatto nelle settimane scorse una mossa decisa, certamente più consona ai tempi correnti.
Hanno infatti presentato una proposta concreta che prevede:
- la creazione di un’agenzia europea a cui si possa trasferire parte del debito pubblico degli stati aderenti
- lo scorporo delle spese di investimento finalizzate alla lotta alla recessione.
È questo il punto del contendere che vede, come noto, da tempo contrapposti da una parte i paesi “cicale” latini (Italia, Francia e Spagna) dall’altro quelli “formiche” di area germanica (Germania, Olanda, Belgio, paesi scandinavi).
Le distanze, in termini dei suddetti ratios, che erano assai marcate tra queste 2 aree, si sono però ora sensibilmente ridotte proprio a causa della pandemia che ha richiesto notevoli interventi pubblici un po’ dappertutto.
Restano naturalmente ancora delle differenze, coi paesi latini oltre il 100% sul rapporto debito PIL (l’Italia ha il record col 160%) e quelli germanici sotto l’80% (ma anche per essi in forte salita, causa Covid).
Ormai è matura una discussione sul punto più realistica proprio perché parte da distanze meno siderali e anche dai paesi germanici è diminuita la rigidità sui ratios grazie più al Covid che a una maggiore fiducia nei confronti dei latini (verso l’Italia soprattutto).