24 Novembre 2024 00:12
Le case di riposo sono in crisi, la pandemia ha provocato molli decessi tra gli ospiti, la paura ha creato molte fughe tra gli operatori.
La crisi delle RSA
Le case di riposo sono in crisi, la pandemia ha provocato molli decessi tra gli ospiti, la paura ha creato molte fughe tra gli operatori.
Le RSA hanno perso ricavi importanti durante la pandemia e ora devono fare i conti con i letti vuoti e il personale che manca.
Molte strutture rischiano il commissariamento o la vendita perché non riescono più a gestire gli enormi passivi accumulati in un anno e mezzo di pandemia.
Le case di riposo sono in crisi perché il COVID oltre ad aver liberato i posti letto ha anche messo in fuga molti operatori sanitari.
La pandemia probabilmente sta indebolendo i suoi tragici effetti e, pian piano, nuovi pazienti cominciano a occupare i posti letto che sono stati liberati.
Meno letti occupati e meno operatori nelle corsie
Il problema adesso per le RSA diventa quello della carenza di personale che crea grandi difficoltà a tenere tutti i reparti aperti.
La crisi per il sistema delle RSA è diventata strutturale e le Regioni dovranno ampliare gli interventi per impedire le chiusure delle case di riposo.
Il problema coinvolge migliaia di famiglie di anziani già ospitati o nuovamente bisognosi di ricovero e migliaia di lavoratori che hanno abbandonato o rischiano di perdere il lavoro.
Nel corso della pandemia l’incertezza sull’applicazione delle norme comportamentali del personale, a cominciare dal green pass, ha creato confusioni e differenze.
La commissione per la riforma dell’assistenza agli anziani
Il Ministro Roberto Speranza ha appena istituito una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana lasciando fuori il mondo sociale.
Il Terzo Settore rappresenta una fetta molto rilevante del comparto dedicato alla fascia anziana della popolazione.
Le associazioni del comparto socio sanitario hanno lanciato un allarme e se da governo e regioni non arrivassero risposte l’intero settore potrebbe finire in ginocchio.
L’autunno per le RSA potrebbe essere molto caldo o addirittura drammatico, se le risorse necessarie non arriveranno molte strutture dovranno scegliere se cessare o limitare le proprie prestazioni.