Rendimenti da locazione: il mattone conviene ancora Il mattone resta un investimento interessante: il rendimento annuo lordo da locazione nelle grandi città italiane si attesta al 5,2%, con Genova, Palermo e Verona che superano il 6%. L'inflazione e il ritorno del turismo spingono gli investitori verso il mattone, che offre canoni di locazione continuativi e la possibilità di rivalutazione del capitale.

Mercato immobiliare italiano: si prevede un rallentamento nel 2024

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, il mercato immobiliare italiano si avvia a chiudere il 2023 con un volume di compravendite di circa 680 mila unità, in leggera flessione rispetto al 2022.

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Mercato Immobiliare italiano, fonte Tecnocasa. Per il 2024, si prevede un ulteriore calo a 650 mila unità.

I fattori che incidono sul rallentamento sono da ricercarsi nell’aumento dei tassi di interesse, che rende più difficile l’accesso al credito, e nella diminuzione della disponibilità di spesa delle famiglie, che si traduce in un calo della domanda.

In particolare, i prezzi delle abitazioni dovrebbero registrare un calo, in particolare per le tipologie più popolari e per le metrature più ampie.

Le soluzioni più piccole e le nuove costruzioni, invece, dovrebbero subire un impatto minore.

Anche la realizzazione di nuove costruzioni dovrebbe rallentare, soprattutto nelle aree in cui i costi di costruzione sono elevati.

Per quanto riguarda gli investimenti, questi resteranno una componente importante del mercato, ma con una maggiore attenzione alla solvibilità degli inquilini.

Il mercato delle locazioni, invece, continuerà sul sentiero di recupero, grazie a una buona domanda.

L’offerta, però, potrebbe non essere sufficiente, soprattutto a causa del ritorno degli affitti brevi.

In conclusione, il mercato immobiliare italiano si avvia a un 2024 di transizione, con un rallentamento del ritmo di crescita.

Tuttavia, il settore rimane solido e offre opportunità sia per gli acquirenti che per gli investitori.

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