Con la legge 12/2017 fatta dal Pd, ci impongono di pagare gli oneri di sistema

 

Gli oneri di sistema rappresentano il 20% del costo annuo in bolletta luce e circa il 4% in bolletta gas.

Grazie al Partito Democratico, spesso questo paese si è ritrovato solo maggiori tasse. L’Italia ormai da anni è governata da chi non è stato eletto, ritrovandosi sempre di più allo sbaraglio.

La legge nasce con l’obiettivo di far pagare le bollette degli utenti morosi, attività insensata dato che tute le compagnie si adottano per il recupero del credito.

 

GLI ONERI DI SISTEMA

Gli oneri di sistema sono da sempre una di quelle voci della bolletta elettrica che fanno più discutere. Non sono eliminabili. Sono pagati, comunque, da tutti i clienti residenti e non, a prescindere dal fornitore e dal contratto sottoscritto.

Questi costi extra rappresentano circa il 20% del totale da pagare per l’energia ed il 4% per il gas. Purtroppo sono aumentati dal 2010 al 2019 da 5 a 10 miliardi di euro. Poiché si “aggregano” ai tanti costi diversi, sono diventati – per i consumatori – una sorta di contenitore di chissà quale “tassa del momento”.

Infatti, si è diffusa la convinzione che negli oneri di sistema siano inclusi gli importi non pagati dai clienti morosi. Questa convinzione è totalmente errata. Ci sono altri meccanismi (che approfondiremo in futuro) per recuperare quegli importi. Oggi cerchiamo quindi, di fare un po’ di chiarezza sugli oneri di sistema in bolletta.

 

L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA

Prendiamo direttamente dal sito di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) la definizione degli oneri di sistema:

Sono gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico.

Tali importi sono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico.

 

In particolare per :

  • messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;

  • incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;

  • copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;

  • sostegno alla ricerca di sistema;

  • copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);

  • copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;

  • integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.

Gli oneri di sistema, dunque, sono stati introdotti per far fronte a specifici obiettivi collettivi. Già da una prima occhiata però notiamo come, accanto a spese direttamente connesse con il servizio di fornitura di energia (come le politiche di incentivazione decise dallo Stato, gli incentivi all’energia verde e alle fonti rinnovabili) ce ne siano altre che potremmo definire parafiscali. Cosa sono? Sono i costi che potrebbero essere spostati sulla fiscalità generale.

 

Posso evitare di pagare gli oneri di sistema?

 

In questo periodo molti ci stanno chiedendo se grazie al prezzo kWh è possibile evitare di pagare i costi relativi agli oneri di sistema? La volontà comune è la contestazione di questi oneri e il desiderio di “pagare solo per l’energia consumata“. Un po’ come la voce TRASPORTO, quale sembra una emerita presa in giro per far cassa.

L’applicazione degli oneri generali Asos e Arim è inevitabile, per ogni utenza e a prescindere dal numero di contratti. Inoltre si tratta di misure fisse, valide per tutti gli operatori del settore elettricità e che non possono pertanto essere soggette a modifica.

 

 

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