22 Novembre 2024 03:50
Non fidatevi delle foto. Cartoline , pubblicità e depliant vi mostrano spiagge bianche di sassi o di diversi colori immacolate e selvagge.
Queste spiagge in realtà esistono ma sotto file di ombrelloni:
come scritto in un sito britannico, gli italiani si dedicano alle loro vacanze preferite i “bagni” scritto tra virgolette e in italiano, vale a dire andare in spiagge a pagamento.
E abbronzarsi, mangiare e “guadare” si la traduzione è proprio guadare il mare.
E come se non bastasse tutta questa fatica di dentro e fuori dall’acqua, sposta il lettino qua e là al sole, scottature e meduse il tutto a pagamento.
I bagni si pagano e profumatamente, all’Elba ci si mettono anche i posteggiatori a fregare, non rilasciando le ricevute fiscali.
È anche vero che a Portoferraio esiste un servizio di pulmini che ti porta alle spiagge gratis.
e un altro servizio che sempre gratis viene a prenderti su prenotazione e ti porta i bagagli o a fare la spesa, ma le spiagge sono si di tutti i colori, quelli degli ombrelloni.
Le chiamano vacanze rilassanti ma tra trovare un parcheggio e un posto al sole, tra incartapecorite signore per troppi anni di abbronzature.
E con stranieri fuori stazza, asciutti cinquantenni italici che “fisicheggiano” sulla battigia, facendo finta di guardare il mare ma distratti dall”ondeggiamento” di sode “chiappe” di ventenni.
Ci sono pure bambini troppi grassi per essere grassi, tra tutti questi spunta il “fantocci “ di turno che carico di sdraio e ombrelloni risale a fatica il sentiero dalla spiaggia alla macchina
Magari sudato e affranto da queste vacanze rilassanti, una settimana scarsa con cui tediare amici e colleghi di lavoro.
E l’abbronzatura della moglie, ottenuta così a caro prezzo, lentamente sbiadisce nei mesi invernali.
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