Olio esausto, raccolta a Brancaleone, un record per un servizio ecologicamente importante.

Ecologia e tanti slogan politici per far vedere che la transizione ecologica prosegue, anche se in realtà si vedono, per ora, solo i danni del cambiamento climatico.

Olio da recuperare come tanti altri prodotti:  olio usato per la frittura vengono avviati a recupero e trasformati in carburante.

È presto per sapere con precisione quali “ma è probabile che si parta da quei Comuni costieri

che già organizzano una raccolta di prossimità, seppure solo nella stagione estiva” spiega a Repubblica Tommaso Campanile, presidente del Consorzio.

Strano ma vero, eppure Il CONOE è stato costituito ai sensi del D.lgs. 22/97 art. 47 il 1° ottobre 1998.

L’attività e’ partita nel 2001…

Oggetto dell’attività:

organizzare, controllare e di monitorare la filiera degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti

a fini ambientali, a tutela della salute pubblica e allo scopo di ridurre la dispersione del  rifiuto trasformando un costo ambientale ed economico in una risorsa rinnovabile.

Chi partecipa all’attività?

Il sistema consortile conta 12 Associazioni di categoria in rappresentanza di oltre 300 mila produttori di olio esausto (principalmente attività commerciali ed artigianali per la ristorazione),

1 Associazione di categoria in rappresentanza di oltre 500 aziende di raccolta e stoccaggio

1 Associazione e oltre 60 aziende di rigenerazione per il riciclo del rifiuto in materie prime seconde, 4 Associazioni  di categoria in rappresentanza dei produttori di oli alimentari.

I dati che ci sono nel sito: 76 mila tonnellate recuperate  sulle 260 mila prodotte.

Risultati e importanza dell’olio recuperato:  circa il 90% degli oli vegetali esausti viene avviato a produzione di biodiesel.

Altri importanti risultati anche economici:

Le importazioni di prodotti petroliferi evitate grazie alla produzione di biodiesel CONOE  hanno consentito un risparmio sulla bolletta energetica del Paese di circa  18 milioni di euro.

Sul sito c’e’ pure l’elenco delle aziende e associazioni divise per regione, in maniera da facilitare i contatti coi comuni che intendono avvalersene, per es. in Calabria

L’adesione  al servizio avviene compilando il modulo presente cliccando sul link seguente

Ci sono paesi molto avanti nell’utilizzo dei biocarburanti come Brasile e Stati Uniti:

col bioetanolo, rispettivamente dalla canna da zucchero e dall’amido di mais, generano oltre il 70% delle forniture globali.

In un periodo di grandi difficoltà economiche, rincari dei trasporti e in maniera particolare dei carburanti, questa e’ una delle vie maestre da seguire.

Brancaleone fa  un servizio in piu’ non solo la raccolta, ma addirittura quella porta a porta, mentre al Nord ci sono servizi come quello di Pordenone: Comunicato-stampa-PN

Pordenone, avviene  la raccolta degli oli vegetali esausti di provenienza domestica da trasformare in biodiesel, un bio-combustibile su cui si punta per rendere più sostenibile il settore dei trasporti.

Una cosa e’ avvisare i cittadini che dovranno recarsi in punti predestinati al recupero, mentre chi ci crede per davvero spinge col “porta a porta”. Lode a Brancaleone.

 

 

 

 

 

 

 

Condividi sui social