Previdenza, un punto debole dell’equilibrio finanziario dello Stato

La previdenza sociale e le principali prestazioni

La previdenza sociale contempla le diverse forme di tutela ed assistenza dei lavoratori:  caso della malattia o dell’infortunio, oppure permanente.

E anche e le malattie professionali, contro la disoccupazione, prestazioni previdenziali per le malattie comuni e la tubercolosi, contro l’invalidità la vecchiaia ed a favore dei superstiti.

A chi è demandata?

La previdenza è affidata al  principale Ente nazionale gestore della previdenza sociale è l’Inps,

L’area previdenziale è uno dei punti deboli dell’equilibrio finanziario dello Stato, non solo in Italia. Nel 2022, anno per il quale si hanno dati completi, la pubblica amministrazione ha erogato poco meno di 407 miliardi di euro per prestazioni sociali in denaro, a fronte di 261 miliardi di contributi sociali introitati. Ne consegue uno sbilancio di 146 miliardi.

Le cause dello sbilancio

Le cause di questo sbilancio sono molteplici. Innanzitutto, l’aumento della popolazione anziana, che richiede maggiori risorse per le pensioni e le altre prestazioni previdenziali. In secondo luogo, la bassa natalità, che si traduce in un minor numero di lavoratori attivi a fronte di un maggior numero di pensionati. In terzo luogo, l’aumento della disoccupazione, che riduce le entrate da contributi sociali.

Le conseguenze dello sbilancio

Lo sbilancio dell’area previdenziale ha gravi conseguenze per l’equilibrio finanziario dello Stato. Innanzitutto, aumenta il debito pubblico, che già è molto elevato in Italia. In secondo luogo, limita la capacità dello Stato di investire in altri settori, come l’istruzione, la sanità e le infrastrutture.

Le possibili soluzioni

Per risolvere il problema dell’area previdenziale, sono necessarie misure strutturali. Tra queste, si possono considerare:

l’aumento dell’età pensionabile;
la riduzione delle pensioni;
il rafforzamento del sistema di welfare, per ridurre la dipendenza dei pensionati dalla sola pensione pubblica;
la promozione dell’occupazione, per aumentare le entrate da contributi sociali.
Conclusione

Il problema dell’area previdenziale è complesso e non si può risolvere con misure semplici. Tuttavia, è necessario intervenire in modo deciso, per evitare che lo sbilancio finanziario si aggravi ulteriormente.

La situazione è complessa ma potrebbe essere determinante la valorizzazione della previdenza complementare, ancora poco diffusa, e finalizzata a garantire al pensionato, unitamente alla previdenza obbligatoria, un reddito ed un conseguente tenore di vita prossimo e paragonabile a quello delle ultime retribuzioni.

 

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