21 Novembre 2024 20:57
Uritaxi contro Uber: “Predica bene ma razzola male”
Il presidente di Uritaxi Claudio Giudici critica le lamentele di Uber sui decreti del Ministero dei Trasporti e ne denuncia le condotte scorrette.
Roma, 7 aprile 2024 – “Sentire le lamentele di Uber Italia sui presunti limiti di incostituzionalità delle norme contenute nelle bozze dei decreti in discussione presso il Ministero dei Trasporti ci pare ridicolo“, afferma Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi.
“A chi rappresenta gli interessi di questa società, pluricondannata in tanti paesi del globo, e che stando all’inchiesta “Uber files” eserciterebbe pressioni indebite sul mondo della politica e dell’editoria per smantellare il settore del trasporto persone a dispetto delle leggi gravanti sugli altri operatori, vorremmo ricordare che c’è un limite alla decenza che nessuno dovrebbe poter superare“, aggiunge Giudici.
“D’altronde non potevamo aspettarci nulla di diverso dai dirigenti di una società che è stata pronta a speculare anche sulle mance di poveri fattorini, definendoli neri e puzzolenti, e a moltiplicare le proprie tariffe alle stelle in occasione di eventi negativi e atti terroristici“, conclude il presidente di Uritaxi.
Le accuse di Uritaxi contro Uber
Le critiche di Uritaxi si concentrano su diversi aspetti:
- Presunte pressioni indebite: Secondo l’inchiesta “Uber files”, Uber avrebbe esercitato pressioni su politici e giornalisti per ottenere favori e smantellare le normative a favore dei taxi.
- Sfruttamento dei lavoratori: Uber è stata accusata di sfruttare i propri fattorini, con bassi salari, orari flessibili e condizioni di lavoro precarie.
- Comportamenti scorretti: Uber è stata multata in diverse città per aver applicato tariffe troppo elevate, soprattutto in occasione di eventi di grande affluenza.
La risposta di Uber
Uber ha respinto le accuse di Uritaxi, affermando di essere una società rispettosa delle leggi e dei diritti dei lavoratori. La società ha inoltre sottolineato di aver contribuito a creare un sistema di trasporto più efficiente e accessibile per le persone.
La discussione sui decreti del Ministero dei Trasporti
I decreti del Ministero dei Trasporti in discussione in Italia prevedono diverse misure per regolare il settore del trasporto pubblico non di linea, tra cui:
- Limiti al numero di licenze: Il numero di licenze per NCC (Noleggio Con Conducente) potrebbe essere limitato per evitare un’eccessiva concorrenza con i taxi.
- Tariffe minime: Potrebbero essere introdotte tariffe minime per evitare che le compagnie di NCC applichino prezzi troppo bassi.
- Maggiori controlli: Potrebbero essere previsti maggiori controlli per garantire la sicurezza e la regolarità del servizio.
La posizione di Uritaxi
Uritaxi sostiene i decreti del Ministero dei Trasporti, ritenendoli necessari per tutelare i diritti dei lavoratori e la concorrenza nel settore del trasporto pubblico non di linea.
La posizione di Uber
Uber ha criticato i decreti del Ministero dei Trasporti, sostenendo che potrebbero limitare la concorrenza e danneggiare i consumatori.
La discussione è in corso
La discussione sui decreti del Ministero dei Trasporti è ancora in corso. La decisione finale sulle misure da adottare sarà presa dal Governo italiano.
Uritaxi, chi è?
Uritaxi non ha scopo di lucro e non ha per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali.
Essa è una organizzazione culturale, autonoma, apolitica, apartitica, che persegue lo scopo della rappresentanza unitaria a livello sindacale, economico, sociale, politico ed istituzionale della categoria dei Tassisti.
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