9 Novembre 2024 00:12
Bernard de Laguiche ha nascosto le azioni: la società ha affrontato richieste di contaminazione dell’acqua in Italia e negli Stati Uniti.
“Vivere felici, vivere nascosti”, il motto di famiglia che la dice lunga sul modo di pensare in casa
Solvaj un colosso mondiale
Solvay è uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti chimici e materie plastiche, con 110 siti industriali in 64 paesi e vendite nel 2020 per 11 miliardi di dollari, così quantifica Scilla Alecci (https://www.icij.org/).
In Italia, dove la troviamo?
Bernard de Laguiche ha nascosto le azioni. Solvay è attiva in Italia dal 1912 e opera con 6 siti: Bollate, Livorno, Massa, Ospiate, Rosignano Solvay e Spinetta Marengo.
Solvaj smentisce categoricamente sulle accuse rivoltele
Solvay è “impegnata a mantenere i più alti standard di operazioni sicure e sostenibili” e che “ha intrapreso importanti azioni correttive per molti anni coerenti con i [suoi] standard e impegni ambientali”.
Il caso nasce da 2005, un analista di laboratorio di nome Pietro Mancini, sceso nel seminterrato di una vecchia fabbrica chimica nella città di Spinetta Marengo.
Cosa ha scoperto Mancini?
Mancini nota uno strato di polvere gialla sulle pareti e sul pavimento, la sostanza era ricca di cromo esavalente, un metallo pesante noto per causare il cancro.
Cos’è il cromo esavalente?
Il cromo esavalente è considerato uno dei più importanti e pericolosi inquinanti ambientali, perché tossico, mutageno e cancerogeno e grazie all’elevata solubilità in acqua, in grado di diffondersi in vaste aree.
Il cromo esavalente è uno dei metalli pesanti più utilizzati in ambito industriale ed è impiegato in vari settori (metallurgico, chimico, tessile, ecc.).
Come intervenire?
l’acqua di falda viene prelevata ed inviata ad un sistema di depurazione (quando presente) per poi essere scaricata, sistema noto come PUMP&TREAT,
Ma può durare decenni prima di raggiungere i limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Mancini ha segnalato il materiale ai suoi superiori
Mancini in seguito ha testimoniato. “Mi hanno detto di non preoccuparmi.. che non erano affari miei”.
Cosa produceva la Solvaj
Nel corso dei suoi quasi 120 anni di storia, lo stabilimento italiano ha prodotto tutti i tipi di prodotti tossici, inclusi coloranti sintetici e il pesticida DDT.
Le sostanze chimiche nocive coinvolte nella produzione sono state sepolte nel sito e sono trapelate nelle acque sotterranee.
In seguito lo stabilimento ha iniziato a utilizzare composti fluorurati, anch’essi tossici, per realizzare plastiche resistenti al calore e rivestimenti antiaderenti e idrorepellenti per pentole e tessuti. (fonte Scilla Alecci).
Nel 2001 la promessa di ripulire il sito e impedire ulteriori perdite, parliamo del colosso chimico belga Solvay SA del dirigente Solvay di nome Bernard de Laguiche.
Le parole di Mancini, sono state registrate e il materiale è allegato, qui
TRASCRIZIONI DELL’UDIENZA DEL 13 MAGGIO 2013
Qualche stranezza si trova:
TESTE AMMIRATA – Tartuferi. In questa lettera, indirizzata, appunto, agli abitanti di queste vie, si diceva che l’acqua, per una serie di problemi legati alla manutenzione della rete,
doveva essere utilizzata solo a scopi irrigui, questo termine veniva ripetuto più volte nella stessa lettera, e quindi non si parlava però di potabilità
cioè quindi non si diceva che l’acqua non era idonea all’uso potabile, però si ribadiva il fatto, il concetto di utilizzarla solo per scopi irrigui.
Bernard de Laguiche ha nascosto le azioni. Cosa è stato fatto?
i dipendenti e gli appaltatori dell’azienda hanno presentato rapporti che hanno ridotto al minimo l’inquinamento e il suo potenziale danno, secondo le testimonianze dei testimoni e i documenti sequestrati dagli investigatori italiani e successivamente esaminati dall’International Consortium of Investigative Journalists .
Risultati non proprio eccezionali
Nel 2008, quasi tre anni dopo la scoperta del magazzino di Mancini, gli ispettori ambientali hanno trovato cromo esavalente a oltre 40 volte il limite legale nei pozzi vicino all’impianto. Le autorità locali hanno dichiarato l’emergenza sanitaria.
De Laguiche, membro della famiglia fondatrice di Solvay: accusato di favore la Solvaj in difficoltà
Si muove per acquisire composti fluorurati, con l’intenzione di consentire a Solvay di competere a livello globale con il leader del settore DuPont e il suo famoso prodotto Teflon.
E arriviamo ai soldi, tanti:
$ 50 milioni in trust a Singapore e in Nuova Zelanda con l’aiuto di un importante fornitore di servizi offshore e consulenti svizzeri, mostrano documenti riservati.
I documenti, noti come Pandora Papers , sono trapelati all’International Consortium of Investigative Journalists
De Laguiche fu poi assolto, affermando; “Ho sempre gestito i miei beni di famiglia in buona fede e ho rispettato tutti gli obblighi di segnalazione e di altro tipo nei confronti delle autorità fiscali e dei regolatori del mercato, rispettando rigorosamente il codice di negoziazione Solvay”, ha scritto in una e-mail a ICIJ.
Solvay ha detto che Mancini è stato licenziato “per giusta causa”
La società ha dichiarato di aver speso più di 55 milioni di dollari per pulire le aree contaminate a livello globale.
Che fine ha fatto Mancini?
Mancini. Non si è completamente ripreso dall’operazione per il cancro eppure afferma “Lo rifarei”, in merito alla presentazione di un reclamo sulle condizioni del sito Solvay.
“Non ho la salute di nessuno sulla coscienza.”