Codice Appalti, cosa fare?

Codice Appalti,  la proposta di The Good Lobby

«Il modo migliore per velocizzare i tempi di approvazione del nuovo Codice Appalti è quello di avviare una procedura aperta e corretta di consultazione degli stakeholder

L’obiettivo è che  tutti i portatori di interessi possano esprimere prima del Cdm il loro punto di vista»

rilancia Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby in risposta alle dichiarazioni di Matteo Salvini relativamente al lavoro sul codice degli appalti.

«Evitando poi contestazioni a posteriori – spesso motivate da mancato ascolto – una volta che le decisioni sono state prese.

Ribadiamo che la consultazione-lampo varata la scorsa settimana dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non pubblicizzata, durata meno di 3 giorni

Ed è inaccessibile sul sito dello stesso ministero, contraddice tutte le linee guida sulle consultazioni pubbliche predisposte dal Dipartimento della Funzione Pubblica nel 2017.

E chiediamo perciò l’apertura di una procedura rapida ma che consenta a tutti di poter partecipare

e che faciliti l’invio di proposte da parte di tutti gli stakeholder interessati, tra cui le associazioni della cittadinanza attiva che sono venute a conoscenza dell’iniziativa casualmente tramite un tweet »

The Good Lobby, di cosa si tratta?

The Good Lobby è un’organizzazione non profit impegnata a rendere più democratica, unita ed equa la società in cui viviamo.

Siamo un movimento di persone convinte che ogni cittadino può mobilitarsi per difendere gli interessi della collettività.

Vogliamo influenzare le decisioni pubbliche, fare pressione sui politici, funzionari e chiunque abbia incarichi di potere per proteggere il bene comune e i diritti di tutti, specialmente dei più deboli ed emarginati.

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