Doni dei Carabinieri, che rappresentano una delle Istituzioni piu’ amate e apprezzate dagli italiani

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I gesti apprezzati in giro per l’Italia, sono tanti e di vario genere

Un “bambino veronese che assieme alla madre aveva assistito al soccorso fatto dai carabinieri di Peschiera ad un uomo vittima di un incidente.

Il giorno successivo si è fatto accompagnare al Comando dei carabinieri  per ringraziarli con un disegno”.

Un’azione che colpito persino un bambino, tanto che si è sentito di esternare coi suoi strumenti, un disegno, per ringraziare i Carabinieri.

Il duro lavoro del carabiniere si nota tutti i giorni, con casi e soccorsi di ogni genere:

Alcuni recentissimi episodi in provincia di Ferrara, li abbiamo citati di recente:

Era già accaduto qualche tempo fa ma, come ha evidenziato lo stesso Prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri

l’empatia e la solidarietà verso i cittadini in difficoltà è “l’idem sentire dei Carabinieri” ai quali però in questa occasione si è unito anche un generoso albergatore.

Tutto inizia verso le 22:30 della vigilia di Natale quando una persona contatta il numero di emergenza 112

dei Carabinieri di Copparo (Fe) per segnalare due persone anziane, a bordo di una autovettura parcheggiata in via Primicello, che a dire dell’utente sembravano “bisognose di aiuto”.

Sul posto veniva inviata immediatamente una “gazzella” del nucleo radiomobile il cui equipaggio individuava l’auto ed identificava la coppia di anziani occupanti (lui 65 e lei 70 anni).

L’Istituzione principale, spinge molto verso gli aspetti umani:

UN ALTRO ANNO ALL’INSEGNA DELLA SOLIDARIETÀ

Allegato a questo numero della rivista, i lettori troveranno un calendarietto e un pieghevole – realizzati dall’Associazione Onlus “LumbeLumbe” – che vogliono sottolineare la gioia di incontrarsi. Le belle immagini, altamente significative, sono state fatte a Lixeira (che vuol dire “immondezzaio”) quartiere di Luanda, capitale dell’Angola.

L’iniziativa ha lo scopo di stimolare nei nostri lettori la solidarietà in favore di Paesi in via di sviluppo e, in particolare, dell’Angola. L’operazione di abbinamento, cui il Comando Generale e l’Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri hanno aderito in quell’ottica di interventi umanitari verso chi soffre che è propria dell’Istituzione, è stata sponsorizzata dall’Enel, che si è fatta carico anche delle relative spese

E anche Bollicine di solidarietà:

militari della Compagnia, che anziché farli deteriorare nei magazzini dell’Arma, hanno pensato bene di donarli a chi potesse averne maggiore bisogno: i bambini abbandonati dell’Africa. Bambini orfani, malati, denutriti, vittime dello sfruttamento ad opera dei signori della guerra. Bambini che sono privi di tutto, a cominciare dal nome, non essendo mai stati registrati all’anagrafe.

Si chiama allora “Chiamami per nome” la campagna in cui è impegnata la onlus torinese Enzo B, alla quale i militari hanno deciso di donare la preziosa merce che, una volta venduta – sotto Natale sarà disponibile al pubblico, a fronte di una donazione libera, presso il Farmer’s Market VOV 102 di via Onorato Vigliani 102 – permetterà di dare un nome a qualcuno dei 17.500 figli del Burkina Faso, Benin, Guinea Bissau, Congo ed Etiopia a cui non è mai stata riconosciuta un’identità e che, in questo stato, rischiano di cadere ancora una volta preda di ogni genere di abuso. Perché i bambini senza nome sono bambini che non esistono, ma non per questo hanno meno bisogno di aiuto.

 

 

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