Figlio disabile, servono duemilaottocento euro per il gas.

Figlio disabile, mamma disperata.

Tra venti giorni le staccheranno il gas ma lei, per la prima volta, ha fatto sapere che non pagherà, succede in Abruzzo.

Il figlio della signora ebbe due arresti cardiaci e subì gravi danni cerebrali e l’azienda fornitrice dell’utenza non le viene incontro.

«Per quanto riguarda l’energia racconta la mamma abbiamo avuto uno sgravio proprio per le macchine che, però è stato annullato dagli aumenti.

Per il gas, invece, niente».

Storie pesanti, che svelano la mancanza di umanità e di risposte serie, nonostante la delibera di  ARERA. già citata nel precedente articolo.

per le fatture emesse nel periodo compreso
tra l’1 gennaio 2022 e il 31 aprile 2022, come eventualmente limitato dall’Autorità ai sensi delle disposizioni dell’AC 3424 approvato , stabilire che i venditori:

prima di eseguire le procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica e gas naturale, offrano al cliente finale inadempiente, in una comunicazione di sollecito di pagamento, se effettuata

e in ogni caso nella comunicazione di costituzione in
mora, la rateizzazione, in alternativa al pagamento in un’unica soluzione.

Si tratta della delibera 30 dicembre 2021 636/2021/R/com

La signora è sola, con un mutuo da pagare e un figlio attaccato a una macchina giorno  e notte.

L’appello e la storia della signora, dalle sue parole

Già da una settimana racconta la mamma del ragazzo devo accendere il condizionatore nella stanza di mio figlio perché è immobile e soffre già il freddo. In inverno la temperatura deve essere tra i 22 e i 24 gradi.

La notte l’abbasso e devo compensare nella sua stanza con il condizionatore.

Ho provato con il 110% per l’abbattimento delle barriere architettoniche e solare termico ma non è andato in porto.

Da tempo sto provando per non perdere il 75 per cento per l’adeguamento delle barriere architettoniche ma non so se riuscirò sia per la spesa che per le tempistiche.

Come farò? Sono monoreddito e con un mutuo sulle spalle».

Chi decide guerre e tagli non pensa alle conseguenze, ma alla povera gente italiana chi ci pensa?

 

 

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