Governo? Dipende da Berlusconi e non da Meloni

Governo in difficoltà prima ancora di nascere, le chiusure non vanno bene.

E non va bene comandare in casa d’altri.

I numeri sono la sostanza alla fin fine, di ogni cosa, politica in primis.

I numeri sono fondamentali per il Governo, soprattutto al Senato,  dove la maggioranza attuale è di 115 seggi e Forza Italia ne ha 18.

Cosa può succedere?

La ragione e l’esperienza di Berlusconi potrebbero indurlo a riflettere e accettare la mediazione di Salvini e non solo.

I suoi figli, pure loro hanno fatto appello di fermarsi, continuare mette a rischio la governabilità del Paese.

I fedelissimi di Giorgia Meloni, reputano “impossibile”, perché “Forza Italia non può tradire così il mandato elettorale” per quelli che alla fine sono dei “capricci”.

Uscire prima dell’entrata al Governo lo metterebbe a rischio, portando nello scenario peggio a nuove elezioni che non convengono a nessuno, soprattutto al destra-centro.

Fantapolitica? Forse sì  e i nomi degli interessati?

Silvio Berlusconi e Licia Ronzulli, Alberto Barachini, Dario Damiani, Roberto Rosso e Paolo Zangrillo, poi sarebbero incerto Occhiuto e Miccichè

I nomi sopra sono riportati da un articolo su Affari Italiani

Nel caso Berlusconi e Meloni non trovassero la “quadra” è piu’ che possibile un’altra scissione come già avvenuto di recente con la fuoriuscita di pezzi da 90.

E’ anche vero che nonostante l’abbandono di pezzi importanti di Forza Italia, dalla Gelmini alla Carfagna, tutto sommato, Forza Italia ha tenuto bene.

Il che vuol dire che il consenso principale, nonostante i maligni e l’età, ce l’ha ancora il Cavaliere.

Nel frattempo cosa potrebbe succedere? I numeri mancanti al Governo, ci sarebbero coi renziani pronti ad un appoggio esterno, il che sposterebbe gli equilibri futuri.

La convenienza a spaccare la coalizione non c’è da parte di nessuna delle parti in causa.

Meloni avrebbe dovuto e potuto accordarsi con Berlusconi, che resta uno dei protagonisti della vita politica italiana, nonostante errori e politica aziendale a suo favore.

In politica le chiusure portano  a spaccature,  a maggior ragione se hai di fronte un personaggio di peso come Berlusconi.

Insistere senza mediare è un errore: A gennaio si torna a votare? “Possibile. O si governa bene o si chiede agli elettori“.

Gli italiani, in modo particolare a Destra, non la prenderebbero bene e il rischio astensionismo potrebbe essere determinante.

Non si tratta così un uomo vicino ai 90 anni, anche l’aspetto umano dovrebbe far riflettere

E da parte di chi ha avuto dinieghi importanti tanto da ricorrere a uno dei migliori della Lega, Giorgetti.

Meloni ci rifletta seriamente, altri vuoti di potere renderebbero ancora piu’ debole l’Italia: se nessuno dei due ci pensa e pensa all’orgoglio personale, la politica è finita.

Per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare per prendere meglio la spinta.
(Giuseppe Prezzolini)

 

 

Condividi sui social