Luigi Bonaventura, «Non ho denunciato perché ormai non serve più denunciare.

Menti raffinatissime hanno deciso di farmi ammazzare. Sono senza protezione dall’ottobre 2014».

La dichiarazione dopo le minacce, Nemo Bonaventura:

Signori,
volevo informarvi che le minacce ricevute non ci fermeranno, che mai siamo stati più determinati di oggi nel nostro agire
nel nostro lottare per le giuste cause, così come la nostra valida e nutrita redazione,
e che il sostegno che in molti dimostrate per il nostro lavoro ci è da onore ,ma soprattutto da onere,da responsabilità.

Anche il QuotidianodelSud ha voluto documentare la situazione sul social #Tiktok di StrisciaL’Antimafia,delle minacce di morte

rivolte a mio padre, Luigi Bonaventura durante le nostre dirette e sotto i post.
Citata viene anche l’associazione Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia ferrea e ferrata nel continuare la sua lotta contro tutte le mafie.

L’azione antimafia si gioca anche sui social, anzi forse piu’ sui social che sui giornali.

La scelta lungimirante di “battagliare” su Tik Tok, ha un senso non da poco, mandare messaggi ai giovani.

Tik Tok è il social molto utilizzato dai giovani e queste sono le “nuove leve” su cui costruire il consenso e combattere l’illegalità.

La necessità di sbarcare su Tik Tok con migliaia di followers, non è sfuggita a chi invece, lotta per altro, i disvalori del guadagno facile.

Il consenso si trova e si ricerca in vari modi: con vignette, con canzoni malavitose e perlomeno di appoggio piu’ o meno nascosto, e con minacce per intimorire.

Arrivare nei punti piu’ frequentati e con messaggi semplici ed efficaci, è un modo di guadagnare per alcuni, e per altri, di mandare un messaggio di legalità.

Il sito https://www.cybersecurity360.it/ lancia l’allarme:

conoscere i rischi legati ai social network, per capire come evitarli:

phishing, sextortion, cyberbullismo sono fenomeni puniti dalla legge, a proposito dei quali è necessario informare gli utenti, soprattutto i più giovani.

E tanti messaggi se notati e attenzionati dalle Forze dell’Ordine, potrebbero rientrare tra i reati sopra citati, anche questo è un modo per restringere il campo ai malintenzionati.”

Sottovalutare il fenomeno è come nascondere la testa sotto la sabbia, come avviene con tutte le operazioni antimafia che alcuni pensano non abbiano rivolti per tutti.

Creare soldi illegali vuol dire “drogare” il mercato sano e metterlo nelle mani di investe e controlla il territorio con la droga e tiene la popolazione dipendente e in povertà.

 

 

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