Presepe con due mamme a Capocastello di Mercogliano: polemiche tra inclusione e blasfemia

Mercogliano (AV) – Un presepe con due mamme e senza San Giuseppe ha scatenato polemiche nella chiesa di Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino.

L’iniziativa del parroco don Vitaliano Della Sala, che ha voluto rappresentare la famiglia arcobaleno, è stata apprezzata da chi sostiene l’inclusione e la diversità, ma ha suscitato il disappunto dei conservatori, tra cui il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha parlato di “atto di blasfemia”.

Il parroco: “Il Natale è la festa dell’amore”

Don Della Sala ha spiegato che il suo intento è quello di “esprimere la bellezza della famiglia, in tutte le sue forme”. “Il Natale è la festa dell’amore”, ha detto, “e l’amore non ha confini”.

“Anche il Papa dice che non bisogna escludere nessuno”, ha aggiunto il parroco, citando le parole di Papa Francesco che, nel 2022, aveva affermato che “la famiglia è un dono di Dio” e che “va accolta e accompagnata in tutte le sue forme”.

Gaspari: “Atto di blasfemia”

Gaspari, invece, ha definito il presepe con due mamme “un atto di vera e propria blasfemia”. “Gesù è nato da una madre e un padre”, ha detto il senatore di Forza Italia, “e la Chiesa non può accettare che la sua figura venga distorta”.

La polemica si accende sui social

La polemica sul presepe con due mamme è rimbalzata anche sui social, dove si sono scontrati gli utenti che sostengono l’inclusione con quelli che la criticano.

Alcuni utenti hanno definito il presepe di Capocastello di Mercogliano “un gesto di apertura e di rispetto per le famiglie arcobaleno”. Altri, invece, lo hanno considerato “un’offesa alla Chiesa e alla tradizione cristiana”.

La questione resta aperta

La polemica sul presepe di Capocastello di Mercogliano è destinata a continuare. La questione, infatti, tocca temi delicati come l’inclusione, la diversità e la religione

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