Ci scrive un utente che dopo 5 ore di coda decide di fermarsi a un distributore Q8 vicino a Milano provenendo da Bologna

La prima sorpresa, un bagno tecnologico all’interno del negozio: non ci sono piu’ i rubinetti, basta sfiorare e scende acqua, sapone e ci si puo’ pure asciugare le mani, peccato che siano vicini forse troppo, coloro che possono utilizzarlo.

L’idea è innovativa e fortemente indicata dal punto di vista igienico, soprattutto in tempi di pandemia.

Altra innovazione al distributore: si arriva, si seleziona l’importo e non scende subito il carburante.

Alcuni tentativi e poi l’utente chiede in cassa.

In un primo momento la spiegazione è lineare: basta selezionare l’importo, impugnare la pistola erogatrice e il carburante arriva, poi si paga.

L’operazione non è riuscita subito e alla fine dalla cassa, ci sono le spiegazioni del caso.

Sarebbe semplice e opportuno, avvisare gli utenti del funzionamento ( inusuale) anche per gli spesso usa i distributori automatici in cui si inserisce la tessera, si inserisce il codice, si sceglie la colonnina e si puo’ prelevare il carburante.

In questo caso si crea la fila la alla cassa per pagare: aspetto non certo piacevole di questi tempi…

Ancora prima: si arriva alla colonnina, si sceglie l’importo e la benzina non arriva, perchè?

La spiegazione con una certa sopresa ” lo fanno tutti”, mette in imbarazzo il cliente.

Va bene innovare, ma se scrivono le istruzioni forse è meglio: nel caso, selezionata la cifra, occorre attendere qualche secondo e poi, solo poi si puo’ avere il carburante.

Meglio scrivere che mettere in imbarazzo chi magari come accaduto oggi, si è fatto ore di colonna e si accontenta di pagare ( caro) il carburante, pur di tornare a casa senza rischio di rimanere per strada.

Ci vuole poco: una scritta semplice denota attenzione e sensibilità verso chi paga il servizio, o no?

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