15 Novembre 2024 06:44
Roberto Vannacci. “Non mi aspettavo un simile polverone”.
Il generale destituito in un batter d’occhi onde evitare un polvere politico, un’occasione ghiotta per la Sinistra di poter rialzare la testa utilizzando i soliti temi.
Un generale così particolare così vecchio stampo che il suo libro lo inizia con una citazione:
“Strani questi italiani:
sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell’uovo.
E quando l’hanno trovato, gettano l’uovo e si mangiano il pelo.”
(Benedetto Croce)
Benedetto Croce, filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano.
Non certo un conservatore reazionario.
Il testo inizia con una premessa che descrive l’intento dell’autore:
Quest’opera rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali
opinioni dell’autore
e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative.
Come dire idee personali e non vincolanti per l’Istituzione che lui rappresentava.
Le precisazioni ed affermazioni ci sono, eccome, Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli al Corriere della Sera:
In un mondo libero si scrive ciò che si pensa – aveva affermato il deputato e responsabile organizzazione di FDI:
se stabilissimo che compito della politica è decidere la bontà delle idee sarebbe la fine della democrazia”.
Nel corso dell’intervista Donzelli aveva anche aggiunto che Vannacci “come militare fino a questa vicenda ha reso un grande servizio alla Nazione”.
Una polemica che bene a Vannacci: su Amazon, quello di Vannacci, “Il mondo al contrario”, è il libro più venduto.
A Destra ci si divide, c’è chi lo difende: Gianni Alemanno per esempio
La difesa con quali argomentazioni?
1472 del D.L.vo 66/2010 stabilisce che:
“I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’ ..
Vannacci ha risposto con fermezza: “Risponderò nelle sedi e nei tempi opportuni”.
Il testo è chiaro e pure il titolo del libro. “Il Mondo al contrario” .
Il generale si riferisce a : ” abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati”.
Vannacci si riferisce a un mondo diverso da quello attuale e parla per questo di:
“capovolgimento totale dei valori e delle certezze nelle quali siamo cresciuti e per le quali ci
siamo impegnati assiduamente nel lavoro, nell’educazione”.
E anche “nella famiglia, nella società…nella vita!”.
Le parole sembrano un proclama che potrebbe anticipare un movimento o un partito o perlomeno l’intento sembra quello di riportare la Destra a quella di un tempo.
La sua analisi non parte dalle considerazioni dei frequentatori di “salotti perbene” ma di come militare ha visto con occhi aperti il mondo:
“povero, abbandonato, degradato e spesso pericoloso, ma reale. Quello vero, in sostanza, dove
vive la maggioranza della popolazione del pianeta:
circa sette miliardi di persone al netto di quel miliardo di fortunati che hanno visto la luce in quello che definiamo “Occidente”.
Il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti giornalmente volto ad imporre l’estensione della normalità a ciò che è eccezionale ed a favorire l’eliminazione di ogni differenza tra uomo e donna, tra etnie (per non
chiamarle razze)
E aggiunge pure “tra coppie eterosessuali e omosessuali, tra occupante abusivo e legittimo proprietario, tra il meritevole ed il lavativo non mira forse a mutare valori e principi che si perdono nella notte dei tempi?
Il generale non si riconosce nei principi di questa società moderna che ribaltano quanto credevamo in un passato a cui si sente ancorato.
Un passato e un credo in cui si riconosce buona parte della Destra di un tempo e non di quella di oggi appiattita sull’americanismo e su un Occidente in declino.
Declino che deriva dall’aver abbandonato quei principi: terreno fertile per Alemanno che potrebbe decidersi a prendere spunto per un nuovo partito.
Idee che non piacciono a Sinistra ma neppure a un centro-destra di nuova generazione che si è allineato al pensiero dominante.
Intellettuali e politici di Destra che lo difendono ci sono e stanno venendo allo scoperto:
Vittorio Sgarbi che parla addirittura di ‘regime’: “Ogni posizione e ogni libertà garantita dalla Costituzione – dice il sottosegretario alla Cultura – non può essere censurata.
Non si tratta certo di ghettizzare gay e persone di colore che si sono sentite attaccate, come la pallavolista Paola Egonu (AGI)
“Sul profilo Wikipedia di questa bravissima atleta c’e’ scritto che è nata da genitori di origine nigeriana; nei profili delle sue colleghe in azzurro non c’è riferimento alle loro origini.
Questo semplicemente perché il colore della pelle di Egonu non la individua immediatamente come italiana, posto che da migliaia di anni lo stereotipo dell’italiano è quello di un individuo bianco.
Ma tutto questo non significa essere razzisti”.
Un manifesto per la libertà vera il suo testo in cui difende Trump, e chiede di evitare “liste di proscrizione”.
Sono temi che la gente comune, di buon senso, sente:
“Non puoi chiamarti “papà”, perché offenderesti chi papà non è! E allora nasce il “Genitore 1”
che risolve l’annoso problema”.
Una cosa sono i diritti civili sacrosanti in cui ognuno ha diritto di esprimere la propria personalità e diritti sessuali, altro è imporre una società nuova che ribalta i principi sani di un tempo.
Siamo sicuri che a un bambino potrebbe piacere avere due uomini o due donne, al posto di un padre e una madre? Interrogativi non da poco.