19 Settembre 2025 01:25
Esame di Maturità, riforma approvata: nuove regole, più sicurezza e fondi per la scuola
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che riforma l’Esame di Maturità. Il provvedimento introduce nuove regole per il colloquio orale, valorizza il percorso formativo degli studenti e rafforza la sicurezza nei viaggi d’istruzione.
L’Esame di Maturità torna al centro del dibattito scolastico. Il decreto prevede che dal prossimo anno il colloquio orale sarà obbligatorio. Chi sceglierà di non parlare sarà bocciato. L’orale verterà su quattro materie caratterizzanti, individuate con decreto ministeriale.
La riforma dell’Esame di Maturità punta a valutare la crescita personale dello studente. Saranno considerati anche l’educazione civica, la formazione scuola-lavoro e le esperienze significative maturate durante il percorso scolastico.
Colloquio orale più serio e strutturato
Il colloquio orale sarà riformulato per garantire maggiore serietà. Scompare la discussione sul documento, fonte di incertezza negli anni precedenti. Al suo posto, quattro materie principali e una valutazione complessiva del percorso.
Gli studenti dovranno dimostrare autonomia, responsabilità e capacità argomentativa. Le azioni meritevoli, anche extrascolastiche, saranno valorizzate. Il curriculum dello studente sarà allegato al diploma finale.
I commissari d’esame riceveranno una formazione specifica. Il loro ruolo sarà centrale nella valutazione. Le commissioni saranno composte da cinque membri, con un risparmio che sarà reinvestito nella formazione e nei compensi.
Formazione scuola-lavoro e voto di condotta
I PCTO cambiano nome e diventano Formazione scuola-lavoro. La nuova denominazione sottolinea il legame tra scuola e mondo del lavoro. L’obiettivo è rendere più chiara la funzione formativa e orientativa di questi percorsi.
Per gli studenti con almeno sei in condotta, è prevista la discussione di un elaborato critico sulla cittadinanza attiva. Questa misura rafforza il legame tra responsabilità civica e valutazione finale.
La riforma del voto di condotta mira a promuovere comportamenti responsabili. L’elaborato sarà parte integrante dello scrutinio e contribuirà alla valutazione complessiva.
Il modello 4+2 diventa ordinamentale
Il decreto trasforma il modello 4+2 da sperimentale a ordinamentale. Gli Istituti tecnici e professionali potranno offrire percorsi di quattro anni, seguiti da due anni negli ITS Academy.
Questa filiera formativa risponde ai talenti degli studenti e ai bisogni del sistema produttivo. Favorisce la ricerca, l’innovazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Ad oggi, 280 scuole hanno aderito alla sperimentazione, con 395 percorsi attivati. I dirigenti scolastici potranno proporre nuove candidature, garantendo una programmazione regolare.
Risorse per il contratto della scuola
Il decreto stanzia 240 milioni di euro una tantum per il contratto della scuola. Queste risorse riconoscono il lavoro del personale scolastico e ne valorizzano il ruolo.
Sono previsti anche 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa ai docenti precari. Altri fondi saranno destinati alla formazione dei commissari dell’Esame di Maturità.
Il Ministero punta a rafforzare la professionalità degli insegnanti e a garantire condizioni di lavoro più dignitose.
Sicurezza nei viaggi d’istruzione
Il decreto introduce nuove regole per la sicurezza dei viaggi d’istruzione. Si favoriscono gli operatori che garantiscono veicoli sicuri, conducenti qualificati e accessibilità per studenti con disabilità.
La misura è stata concordata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo è tutelare tutti gli studenti, rendendo le gite scolastiche più sicure e inclusive.
La sicurezza diventa un criterio prioritario nell’aggiudicazione delle gare per i servizi di trasporto scolastico.
Semplificazione e edilizia scolastica
Il decreto prevede la riassegnazione delle risorse residue destinate a strutture temporanee. Questi fondi potranno essere utilizzati per trasporti, arredi e funzionalità degli edifici scolastici.
La semplificazione amministrativa mira a garantire ambienti scolastici più efficienti. Le scuole potranno contare su risorse flessibili per rispondere alle esigenze concrete.
Scuola Europea di Brindisi
Il decreto assicura la piena operatività della Scuola Europea di Brindisi. Saranno attivati i contratti per docenti e personale amministrativo di madrelingua o esperti.
Questa misura garantisce la continuità del servizio educativo e il rispetto degli standard europei. La scuola potrà offrire un’offerta formativa di qualità, in linea con le aspettative delle famiglie e degli studenti.
Conclusione
La riforma dell’Esame di Maturità segna un passo importante nel processo di modernizzazione della scuola italiana. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri introduce regole più chiare, valorizza il merito e rafforza la sicurezza.
Con nuove risorse per il contratto, il riconoscimento del modello 4+2 e l’attenzione alla formazione scuola-lavoro, il sistema scolastico si avvicina alle esigenze degli studenti e del mondo del lavoro.
Il Ministro Valditara conferma l’impegno per una scuola più seria, inclusiva e orientata alla qualità. La Maturità torna al centro, come simbolo di crescita e responsabilità.
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