6 Novembre 2024 08:13
In una nota del ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita
Il Ministero degli Affari Esteri saudita ha condannato la decisione dei Talebani in Afghanistan di impedire alle donne di studiare nell’università. In una nota ha espresso lo stupore e il rammarico del Regno dell’Arabia Saudita. Per la decisione del governo provvisorio afghano di negare alle ragazze afgane il diritto all’istruzione universitaria.
Lo invita a revocare tale decisione, che suscita stupore in tutti paesi islamici. Contraddice il fatto di concedere alle donne afgane i loro pieni diritti legali, primo fra tutti il diritto all’istruzione. Contribuendo a sostenere la sicurezza, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità dell’Afghanistan e del suo popolo fraterno.
Anche il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, Hussein Ibrahim Taha, è intervenuto. Ha espresso profonda condanna per la decisione presa dall’amministrazione de facto in Afghanistan di chiudere a tempo indeterminato le università a ragazze e donne. Ha spiegato che si tratta di una decisione che induce alla preoccupazione.
Lo ha fatto in un comunicato. Ha sottolineato che il passo compiuto dal governo de facto di Kabul, attraverso il suo ministero dell’Istruzione, superiore suscita grande allarme. L’Organizzazione della cooperazione islamica è quindi molto preoccupata.
Il Segretario Generale dell’Organizzazione e il suo Inviato Speciale in Afghanistan avevano più volte messo in guardia le autorità. Hanno ammonito Kabul dal prendere una simile decisione. Poiché l’ultimo monito era stato quello trasmesso dall’Inviato Speciale del Segretario Generale in Afghanistan durante la sua visita in Kabul a metà novembre 2022.
Infatti, aveva affermato che la sospensione dell’accesso delle studentesse alle università afgane contribuirà in modo significativo a minare la credibilità dell’attuale governo. Priverà inoltre le ragazze e le donne afghane dei loro diritti fondamentali all’istruzione, all’occupazione e giustizia sociale.
Infine, l’Organizzazione per la cooperazione islamica ha espresso la propria condanna per questa decisione. Pur rimanendo impegnata nella politica di comunicazione con l’amministrazione dei Talebani. Invita le autorità di Kabul a revocarla per mantenere la coerenza tra le sue promesse e le decisioni effettive.