La scoperta del petrolio in Albania

L’Albania è un paese in via di sviluppo che sta cercando di integrarsi nell’Unione Europea e di migliorare le sue condizioni economiche e sociali.

In questo articolo vedremo quali sono le principali sfide e opportunità che il paese balcanico deve affrontare per raggiungere i suoi obiettivi.

La storia dell’Albania

L’Albania ha subito una profonda trasformazione dopo la caduta del regime comunista nel 1990, che aveva isolato il paese dal resto del mondo e lo aveva reso uno dei più poveri d’Europa.

Il governo democraticamente eletto nel 1992 ha avviato un ambizioso programma di riforme per liberalizzare l’economia, privatizzare le imprese statali, creare un quadro legale per il settore privato e stabilizzare la moneta nazionale, il lek1.

Queste riforme hanno portato a una crescita del PIL (prodotto interno lordo) di circa l’11% nel 1993, dell’8% nel 1994 e di più dell’8% nel 19951.

Tuttavia, il processo di transizione è stato anche segnato da gravi problemi, come la corruzione, la criminalità, la povertà, la disoccupazione, la mancanza di infrastrutture e servizi pubblici.

E pure la scarsa qualità dell’istruzione e della sanità, la crisi dei titoli di proprietà e il collasso dei cosiddetti “schemi piramidali” nel 1997, che hanno provocato una rivolta popolare e l’intervento di una forza multinazionale guidata dall’Italia per ristabilire l’ordine.

L’avvicinamento all’Unione Europea

L’Albania ha intrapreso il percorso di integrazione nell’Unione Europea fin dal 1992, quando ha firmato un accordo di cooperazione con la Comunità Europea.

Nel 2006 ha sottoscritto un accordo di stabilizzazione e associazione (ASA) con l’UE, che prevede una graduale liberalizzazione degli scambi commerciali e una maggiore cooperazione politica, economica e giudiziaria.

Nel 2009 ha presentato la domanda ufficiale di adesione all’UE, che è stata accolta positivamente dalla Commissione Europea nel 2010.

Nel 2014 ha ottenuto lo status di paese candidato all’UE, mentre nel 2020 ha ricevuto il via libera all’avvio dei negoziati di adesione2.

Per proseguire nel processo di integrazione, l’Albania deve soddisfare i cosiddetti “criteri di Copenaghen”, che riguardano:

la stabilità delle istituzioni democratiche, il rispetto dei diritti umani e delle minoranze, l’esistenza di un’economia di mercato funzionante e la capacità di adottare l’acquis comunitario, ovvero l’insieme delle norme e delle politiche dell’UE.

Le opportunità e le sfide dell’economia albanese

L’economia albanese si basa principalmente sull’agricoltura, che contribuisce al 20% del PIL e occupa oltre il 35% della forza lavoro2.

Il settore agricolo ha registrato una crescita negli ultimi anni, grazie alla diversificazione delle colture, all’aumento delle esportazioni verso i mercati europei e alla crescita del turismo rurale.

Tuttavia, il settore agricolo soffre ancora di una forte frammentazione dei terreni, della mancanza di titoli di proprietà chiari per circa la metà delle terre agricole2, della scarsità di investimenti in infrastrutture, irrigazione, meccanizzazione e innovazione tecnologica.

Altre fonti di reddito per l’economia albanese sono le rimesse degli emigranti albanesi all’estero, che rappresentano circa il 10% del PIL3

il settore dei servizi, in particolare il turismo, che si è sviluppato grazie alle bellezze naturali e culturali del paese, e il settore industriale, che comprende attività come l’estrazione mineraria, l’energia, il tessile, il legno, il cemento e il tabacco.

Tra le principali sfide che l’economia albanese deve affrontare ci sono la diversificazione e la competitività dei prodotti, la riduzione della dipendenza dalle importazioni, la creazione di occupazione e di opportunità per i giovani, la lotta all’evasione fiscale e al lavoro informale, il miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi pubblici, la protezione dell’ambiente e la gestione delle risorse naturali.

Conclusioni

L’Albania è un paese che ha compiuto dei progressi significativi nella sua transizione verso un’economia di mercato e verso l’integrazione nell’Unione Europea.

Il paese deve ancora affrontare delle sfide importanti per consolidare la sua stabilità politica, sociale ed economica e per sfruttare appieno le sue potenzialità di sviluppo.

L’Italia, che è il principale partner commerciale e il maggior investitore straniero in Albania3, può svolgere un ruolo chiave nel sostenere il paese balcanico nel suo percorso di crescita e di avvicinamento all’UE.

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