Alla Rynditch, da big della ricerca nella sua Ucraina a profuga

Alla Rynditch, una scienziata che ha dovuto abbandonare l’Ucraina a 83 anni, il che la dice lunga sui danni alle vite delle persone durante la guerra

Alla Rynditch. Membro corrispondente della NASU, professoressa della Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina

L’aspetta un vecchio amico, virologo conosciuto nei lontani anni ’80, quando lavoravano insieme a ricerche sul rapporto tra retrovirus e tumori. (Adnkronos)

L‘amico della prof. non è uno qualsiasi

L’amico è Boeri che lavora all’Irccs San Raffaele dove si occupa di diagnostica virologica. “Ma con Alla – spiega – siamo rimasti in contatto e molto amici, anche se ormai ci vedevamo di rado”.

I vecchi amici non dimenticano e sapendo che Alla era a Kiev, Boeri cercò di tenere i contatti, preoccupato.

Boeri: “Poi le ho detto che, se fosse riuscita a espatriare, l’avremmo accolta io e mia moglie senza problemi. E così è stato”.

Viaggio difficile ma alla fine l’Italia l’ha accolta, e uno in particolare, Boeri

 L’anziana scienziata “è provata e molto stanca”. Di quei giorni porta con sé “il rumore delle bombe”

ha messo in valigia poche cose e avuto un passaggio, è riuscita a fuggire dalle bombe e dall’assedio.

Alla non è nuova in Italia

Boeri: era venuta a stare per un periodo di ricerca all’università di Genova, nell’Istituto di microbiologia dove lavoravo come specializzando.

Abbiamo iniziato una collaborazione scientifica.

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