10 Ottobre 2024 22:45
Nel 2023 il settore dei media ha contribuito con 3,9 miliardi di dollari all’economia del Regno, creando 56.000 posti di lavoro
Il Ministro dei Media dell’Arabia Saudita, Salman Al-Dosari, ha presentato la nuova strategia mediatica del Regno, definendo il 2024 “Anno della trasformazione dei media”.
Rivolgendosi alla sessione inaugurale del Saudi Media Forum a Riyadh, Al-Dosari ha delineato la visione per il prossimo anno, celebrando il profondo impatto del settore sull’economia della nazione.
Ha sottolineato che solo nel 2023, l’industria ha contribuito con un sostanziale contributo di 14,5 miliardi di SR (3,9 miliardi di dollari) al prodotto interno lordo del Regno e ha facilitato la creazione di 56.000 opportunità di lavoro.
Guardando al futuro, Al-Dosari ha sottolineato l’impegno del governo per un’ulteriore crescita e sviluppo, con l’obiettivo di aumentare il contributo del settore a 4,3 miliardi di dollari nel 2024.
Questa aspirazione è in linea con i piani di espansione della forza lavoro fino a 67.000 posti di lavoro, riconoscendo il ruolo centrale dei media nel progresso economico e sociale.
Al-Dosari ha elaborato le iniziative strategiche volte a migliorare l’efficienza del settore, aumentare l’attrattiva degli investimenti e rafforzare le capacità della forza lavoro nazionale, aprendo la strada al futuro dei media.
Queste iniziative includono una strategia globale per il settore, una strategia della Saudi Broadcasting Authority per promuovere la crescita e la competitività e sforzi per sviluppare talenti nel settore dei media per produrre contenuti che migliorino l’immagine globale dell’Arabia Saudita.
E’ iniziata la terza edizione del Saudi Media Forum, dal tema “I media in un mondo che prende forma”, ospitato dalla Saudi Broadcasting Corporation e dall’Associazione dei giornalisti sauditi.
Con la partecipazione di 2.000 professionisti dei media, accademici, esperti e specialisti provenienti da arene sia locali che internazionali, l’evento di due giorni funge da piattaforma per un dibattito solido e una collaborazione all’interno del settore, coinvolgendo 80 organi di stampa.