22 Novembre 2024 10:34
I giovani sauditi di AlUla stanno abbracciando un rapido cambiamento. La loro città continua a diventare una delle principali destinazioni turistiche del Regno sotto la visione 2030 del principe ereditario.
Quello che un tempo era un sonnolento insediamento nella parte settentrionale dell’Arabia Saudita è sulla buona strada per diventare un hotspot per hotel di lusso, ristoranti e musei. Strutture che mettono in mostra il ricco patrimonio culturale della zona con il suo straordinario paesaggio naturale.
Salem Alenzi, ha spiegato l’ascesa dell’area, descrivendo la sua eccitazione per il futuro di una città che è stata trascurata dal mondo esterno per anni.
Alenzi, un residente di AlUla di 21 anni, lavora come guida turistica stagionale e non aveva mai incontrato uno straniero prima che la Royal Commission for AlUla (RCU) fosse istituita nel luglio 2017.
Lo studente della Taibah University ricorda il momento in cui il principe ereditario Mohammed bin Salman annunciò il piano per fare di AlUla una destinazione turistica internazionale.
“Eravamo tutti sbalorditi, perché sapevamo che AlUla fosse famosa per il suo patrimonio e ha molta storia, ma nessuno ci ha prestato attenzione. A nessuno importava”.
Diversi anni dopo la remota regione vanta il proprio aeroporto, circa 700 camere d’albergo e una serie di ristoranti di lusso. Tutto come parte dei piani Vision 2030 dell’Arabia Saudita per promuovere industrie come il turismo, per impedire al paese di dipendere da reddito petrolifero.
Il calendario è ricco di offerte come AlUla Moments – una raccolta di festival di musica, cultura e benessere – e regolari eventi sportivi tra cui l’Equestrian Endurance Cup e la Camel Cup, polo, trail running e ciclismo.
Una passeggiata attraverso la città vecchia durante i mesi più freddi vedrà la strada principale a corsia unica intasata di auto. Sia viaggiatori locali che sono venuti dall’interno del Regno, sia altri che hanno noleggiato veicoli per esplorare il meraviglioso terreno.
“È cambiato radicalmente… Siamo passati da 25.000 visitatori nel 2019 a 185.000 visitatori nel 2022. Abbiamo fatto molta strada, anche durante la situazione COVID”.
Un fattore significativo nello sviluppo dell’area è stato il programma di aiuti offerto ai residenti locali. Questo per garantire loro di beneficiare delle nuove opportunità di ospitalità, ristorazione ed eventi.
Alenzi non ha potuto aderire al programma, ma ha riconosciuto l’impatto che gli studenti di ritorno hanno avuto sulla città.