Arabia Saudita

Lo afferma un funzionario del ministero degli Interni dell’Arabia Saudita

Le compagnie turistiche di tutto il mondo hanno ingannato i visitatori stranieri in Arabia Saudita rilasciando visti non destinati all’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca, incoraggiandoli al tempo stesso a violare le norme soggiornando in città due mesi prima del pellegrinaggio.

Lo ha detto un portavoce del Ministero degli Interni di Riad.

Il portavoce della sicurezza del ministero degli Interni dell’Arabia Saudita, il colonnello Talal bin Abdul Mohsen bin Shalhoub, ha detto che 1.301 persone sono morte durante l’Hajj, inclusi 1.079 pellegrini che non avevano i permessi per il pellegrinaggio alla Mecca. Coloro che sono morti e non erano autorizzati a eseguire l’Hajj hanno rappresentato l’83% del totale dei decessi.

In un’intervista ad Al-Arabiya, il ha anche sottolineato le campagne mediatiche e di sensibilizzazione che mettevano in guardia contro lo svolgimento dell’Hajj senza permesso e le severe sanzioni a cui vanno incontro i trasgressori. Ha aggiunto che alcune persone hanno abusato dei visti di visita e di altri visti non Hajj.

Ha sottolineato che un permesso Hajj non è semplicemente una carta di transito, ma uno strumento cruciale che facilita l’accesso ai pellegrini e identifica le loro posizioni per fornire tempestivamente le cure e i servizi necessari. L’assenza di un permesso pone sfide legate ai servizi e all’assistenza sanitaria.

Al-Shalhoub ha affermato che gli account ufficiali dei social media della Direzione Generale della Pubblica Sicurezza sono stati continuamente aggiornati con avvertimenti che coloro che promuovono false campagne Hajj sarebbero stati arrestati e deferiti alla Pubblica Accusa.

Il funzionario ha anche espresso il suo apprezzamento per le severe misure adottate da alcuni paesi contro queste società ingannevoli e le azioni correttive che hanno implementato per prevenire tali violazioni in futuro.

Al-Shalhoub ha confermato il successo dei piani di sicurezza per l’Hajj di quest’anno e ha affermato che il successo dei piani è la prova degli sforzi integrati tra sicurezza, esercito e tutte le agenzie governative interessate dall’Hajj per servire i pellegrini e garantire la loro sicurezza.

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