22 Novembre 2024 09:58
Affinché faccia valere i suoi diritti
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha tenuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa saudita “SPA”, nel corso del colloquio il principe saudita ha sottolineato che il suo Paese è al fianco del popolo palestinese per far valere i suoi diritti.
In una telefonata con il presidente palestinese, il principe Mohammed bin Salman ha discusso dell’escalation militare a Gaza e della sicurezza e stabilità della regione. Ha sottolineato che l’Arabia Saudita è al fianco dei palestinesi, per realizzare le loro ambizioni e raggiungere una pace giusta e globale.
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita ha sentito anche il presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi. Con lui ha concordato sulla necessità di intensificare gli sforzi per fermare l’escalation a Gaza.
In una seconda telefonata, ha discusso degli ultimi sviluppi dell’escalation in corso tra la parte palestinese e quella israeliana. Ha parlato soprattutto del grande pericolo che rappresenta per la vita dei civili e la minaccia alla stabilità della regione.
Il portavoce presidenziale egiziano ha affermato che durante la telefonata è stata sottolineata l’importanza dell’autocontrollo in questa fase delicata. Per dare priorità alla voce della ragione e alla via della calma, per evitare che la situazione umanitaria e di sicurezza si deteriori senza controllo.
Il portavoce ha spiegato che è stato inoltre concordato di continuare la consultazione e il coordinamento tra Egitto e Arabia Saudita nel prossimo periodo. Questo per confermare la visione araba riguardo alla questione palestinese, che ruota attorno al raggiungimento di una soluzione globale e giusta basata sulla soluzione dei due Stati. In conformità con i termini di riferimento della legittimità internazionale, che richiedono la calma immediata e la cessazione degli scontri militari in tutte le direzioni. Riad era considerata prima di questa escalation di violenze vicina ad un accordo di riconoscimento con Israele.