14 Novembre 2024 06:37
Attanasio, petizione contro la pena di morte, un gesto nobile e coraggioso dei famigliari e della Fondazione Mamma Sofia
Fondazione Mama Sofia ha lanciato questa petizione e chiediamo di condividerla.
No alla pena di morte per i responsabili dell’omicidio di Luca Attanasio
La Fondazione Mama Sofia, presieduta da Zakia Seddiki Attanasio, che si propone di promuovere la diffusione di valori di pace, giustizia e solidarietà tra i popoli per una cultura della integrazione, della legalità e della non violenza, dice no alla pena di morte nel processo in corso a Kinshasa nei confronti dei responsabili dell’omicidio dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustafa MIlambo.
“Ho accolto con dolore – dichiara Zakia Seddiki Attanasio – la richiesta di condanna alla pena di morte per gli imputati, nel processo in corso a Kinshasa, per l’assassinio di Luca, Vittorio e Mustafa.
Luca era un uomo buono, mosso da profonde motivazioni umanitarie e di elevatissimi ideali ed era assolutamente contro la pena di morte. Ne avevamo parlato spesso e desidero testimoniarlo ora, di fronte a questa richiesta di condanna alla pena capitale.
Chiediamo al Ministero degli Affari Esteri, che era la sua casa, e all’Ambasciata d’Italia a Kinshasa, parte civile nel processo, di trasmettere a chi dovrà emettere il giudizio, questo nostro desiderio, questo nostro appello.
Luca avrebbe voluto proprio questo.
Attraverso l’associazione Mama Sofia, ideata e fortemente voluta da Luca, vi chiedo di aggiungere la vostra firma contro la pena di morte in questo processo e più in generale nel mondo. Sono convinta – conclude Saddiki Attanasio – che sia il modo giusto di onorare la memoria di Luca e di promuovere quegli ideali di amore per l’umanità cui egli si è sempre ispirato”.
Con la sua azione e il suo messaggio la Fondazione intende sollecitare istituzioni, governi e organizzazioni nazionali e internazionali ad operare a tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici dei minori e dei giovani socialmente e economicamente svantaggiati ed in generale dei minori a rischio nei Paesi ad economia in transizione, sottosviluppati o in via di sviluppo, favorendo la cosiddetta Cittadinanza universale come capacità di tutti i popoli non solo di godere formalmente di diritti, ma soprattutto di poterli concretamente esercitare.
Per questo la Fondazione mette a disposizione misure di accompagnamento al percorso di vita e di
formazione educativa, culturale e professionale dei minori e giovani anche migranti, e di sostenere
l’attivazione, tra gli altri, di servizi educativi per la prima infanzia, progetti di edilizia scolastica e di lotta alla
povertà educativa e professionale.
Tra gli obiettivi di Mama Sofia rientra inoltre la promozione dell’arte quale veicolo fondamentale per
diffondere i valori della cultura e dell’istruzione, anche mediante cooperazione con organismi nazionali e
internazionali, enti privati e pubblici che condividano e perseguano finalità compatibili con la missione della Fondazione stessa.
Caso Attanasio: lo stiamo seguendo dopo la conoscenza anche personale in una premiazione di laurea di ISFOA, la celebre università svizzera
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